Tekapp, un’azienda a Formigine dove puoi portare il tuo cane in ufficio
Formigine. Daniel Rozenek: «Animali liberi sul lavoro con i dipendenti. È un modo per convivere meglio, anche questo è welfare»
[[atex:gelocal:gazzetta-di-modena:modena:cronaca:1.16838572:Video:https://video.gelocal.it/gazzettadimodena/locale/formigine-modena-in-ufficio-insieme-al-cane/97075/97677]]
FORMIGINE A Formigine, in via Gatti, c’è un’azienda che si autodefinisce “non normale” perché, come dice il titolare Daniel Rozenek, «Tekapp è un’impresa dog friendly, aperta ai cani: entrando dalla porta principale del nostro ufficio, è molto probabile sentire abbaiare. Il motivo? La nostra è un’azienda in cui chi lavora può portare il proprio amico a quattro zampe, anche questo è welfare».
Tekapp è una start up sorta quattro anni fa per iniziativa di Rozenek, imprenditore impegnato anche nell’associazione Confimi Emilia. Una start up ormai cresciuta e divenuta pmi innovativa: si occupa di servizi informatici che vanno dall’assistenza alle soluzioni per la sicurezza informatica. Lo scorso anno ha raggiunto un fatturato di 700mila euro con una decina di dipendenti.
[[atex:gelocal:gazzetta-di-modena:site:1.16822341:gele.Finegil.Image2014v1:https://www.gazzettadimodena.it/image/contentid/policy:1.16822341:1650054045/image/image.jpg?f=detail_558&h=720&w=1280&$p$f$h$w=d5eb06a]]
LA FILOSOFIA «Questa dei cani - dice Rozenek - rientra nell’insieme di cose, anche piccole, che mirano a migliorare l’ambiente lavorativo, in modo che i dipendenti possano ritrovarsi in un contesto familiare anche sul lavoro. Dalla sala relax con tutto incluso dall’azienda al venerdì pomeriggio libero, queste piccole operazioni aiutano i colleghi a convivere meglio. I nostri cani da tastiera ci fanno compagnia nelle ore lavorative, facendole passare con serenità.
[[atex:gelocal:gazzetta-di-modena:site:1.16822340:gele.Finegil.Image2014v1:https://www.gazzettadimodena.it/image/contentid/policy:1.16822340:1650054045/image/image.jpg?f=detail_558&h=720&w=1280&$p$f$h$w=d5eb06a]]
In ufficio ad esempio abbiamo Attila, il cucciolo di boxer che si è già adattato perfettamente a stare in mezzo alle persone. Poi c’è Bruto, il molosso salvato in Spagna da un’associazione e poi adottato dal nostro responsabile finanziario. Bruto è un brontolone, ulula con un suono che è un po’ come sentire ululare Mario Biondi. Quel suono ha il potere di fare ridere chiunque, anche nei momenti di massima tensione. Insomma, il punto è che i cani in ufficio non passano certo inosservati ma i benefici che portano, lo posso assicurare, sono tanti: il migliore antistress che si possa avere».
[[atex:gelocal:gazzetta-di-modena:site:1.16822342:gele.Finegil.Image2014v1:https://www.gazzettadimodena.it/image/contentid/policy:1.16822342:1650054045/image/image.jpg?f=detail_558&h=720&w=1280&$p$f$h$w=d5eb06a]]
I BENEFICI «Abbiamo anche notato - aggiunge Rozenek - che è molto più facile scambiare due chiacchiere e scoprire cose nuove delle nostre vite mentre li osserviamo giocare. È incredibile quanto tempo passiamo insieme ai colleghi e quanto alle volte poco sappiamo di loro. Scendere cinque minuti in giardino a sgranchirsi le gambe è incredibilmente importante per la nostra salute. Spesso in ufficio ci alterniamo in questa mansione: quando un collega è impegnato con clienti o con un progetto, facciamo a turno per badare al suo cane, portandolo a spasso e facendolo giocare». Daniel Rozenek è felice della scelta: «La presenza dei nostri cani fa bene al morale. Il mondo del lavoro è cambiato e cambierà ancora, oggi non esistono orari, luoghi o iter precisi da seguire. Noi datori di lavoro dobbiamo cercare soluzioni utili per rendere l’habitat lavorativo più armonioso e più amichevole possibile. Poi devo dire che in questo modo aumenta la produttività e si vive meglio».