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Isabella Bertolini è in campo: «Serve una grande coalizione»

Luca Gardinale
Isabella Bertolini è in campo: «Serve una grande coalizione»

L'avvocato ed ex parlamentare di Forza Italia torna a parlare da protagonista alla vigilia delle Amministrative: «Solo così si manda a casa Muzzarelli»

21 ottobre 2018
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A disposizione lo è, ma più per dare un contributo al centrodestra che per impegnarsi in prima persona. Del resto, ricorda che la politica non si fa solo in Parlamento, in Regione o in Comune, ma anche contribuendo a diffondere la cultura della politica. Ad esempio con l’associazione “Valori e Libertà”, che lei stessa ha contribuito a fondare dodici anni fa.

Isabella Bertolini, modenese ed ex parlamentare di Forza Italia - protagonista ieri pomeriggio dell’incontro con il giornalista e scrittore Magdi Allam, all’auditorium di Confcommercio - torna a parlare di politica alla vigilia delle elezioni amministrative, regionali ed europee. Onorevole Bertolini, partiamo dalla situazione nazionale.

Come sta oggi Forza Italia, il partito che lei ha contribuito a fondare?

«Forza Italia sta vivendo una crisi molto profonda, e la cosa mi addolora, perché voglio bene a Silvio Berlusconi. Del resto, è evidente che il partito, così come è oggi, non può andare avanti. Insomma, Forza Italia ha ormai fatto il suo tempo: ora serve un progetto nuovo, con persone nuove, anche perché nel centrodestra c’è ancora un grande spazio. Mica può esserci solo la Lega…».

A proposito di Lega, cosa pensa dell’alleanza di governo?

«L’asse con il Movimento 5 Stelle è decisamente anomalo, perché l’impostazione di base è completamente diversa, come vediamo in particolare in questi giorni. Io non credo alle unioni di questo tipo e ai contratti di governo. E quando si decide di farli, si parte già… in scadenza, come sembra essere l’asse giallo-verde a pochi mesi dalla nascita dell’esecutivo».

Da Roma a Modena: come vede la situazione politica sotto la Ghirlandina?

«Vedo una città bloccata e un dibattito politico decisamente stagnante. Solo le associazioni e i comitati, partendo da temi specifici come quelli ambientali e urbanistici, cercano di creare un po’ di movimento. L’auspicio, per cercare di cambiare le cose, è che all’opposizione nasca una coalizione ampia, formata dal centrodestra ma aperta alla società civile, per mandare a casa il sindaco Gian Carlo Muzzarelli, cosa che oggi si può e si deve fare. Una coalizione che parta da valori comuni, che devono essere alla base di un accordo politico, per cambiare le cose in una città decisamente bloccata e che sta rimanendo indietro anche rispetto ad altre realtà vicine».

Lei potrebbe avere qualche ruolo nella coalizione?

«Io mi metto a disposizione di chi vuole creare un progetto per cambiare le cose in una città bloccata, ma solo per dare una mano: alla politica ho dato tanto e dalla politica ho avuto tanto, e questo è il momento per dare un contributo utilizzando la mia esperienza. Il che non vuol dire necessariamente candidarsi, oppure stare in Parlamento, in Regione o in Comune. Piuttosto, vuol dire dare una mano alla gente che la pensa come me e che ha i miei stessi valori, alla vigilia di un anno molto importante, dal momento che nel 2019 ci saranno le elezioni amministrative, le regionali, le europee e… magari anche le politiche. Essere a disposizione vuole anche dire far parte di un’associazione culturale come “Valori e libertà”, rimettendo in campo un po’ di idee e di valori». —