Gazzetta di Modena

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Finisce l’era Caliendo a Modena: è fallita la gestione del Mammut Club

Marco Costanzini
Finisce l’era Caliendo a Modena: è fallita la gestione del Mammut Club

L’immobile era già dentro al fallimento del Modena Calcio. Ora sarà il tribunale a stabilire il futuro del glorioso circolo 

13 dicembre 2018
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MODENA Un tempo era tra i club più esclusivi della città e pure tra i più invidiati in Italia: in più occasioni aveva fatto diventare Modena la capitale del calcio accogliendo i più grandi campioni degli anni Ottanta e Novanta come Baggio e Dunga e annoverando alcuni di loro anche come soci.

IL CLUB Questo era il Mammut Club di via Ghiaroni a livello di immagine, un circolo sportivo così “in” da attirare attenzioni da tutt’Italia e uno dei pochi a potersi fregiare di aver ospitato una puntata del celebre “Processo del lunedì” di Aldo Biscardi. Altri tempi, i tempi d’oro di Antonio Caliendo come re dei procuratori di tutto il mondo: era stato lui a volere quel club all’avanguardia, con piscina, campi da tennis, ristorante, bar e tanto altro ed era lui a fare gli onori di casa per le ospitate eccellenti dei suoi assistiti. Tutto questo era il Mammut prima del suo lento declino fino ad una estinzione “2.0”, un declino coinciso non a caso con quello sportivo del suo deus ex machina. L’era Caliendo nel circolo di via Ghiaroni si è conclusa ufficialmente martedì, con la dichiarazione di fallimento della “Mammut Club Associazione Sportiva Dilettantistica” da parte del Tribunale di Modena. Il fallimento della “Mammut Club Asd” è legato a filo diretto con quello del Modena Football Club, portato allo stesso destino un anno fa da Caliendo dopo la revoca della concessione dello stadio Braglia e i debiti accumulati negli anni.

L'OPERAZIONE Per provare a sfuggire a quell’epilogo, nell’estate del 2017, l’allora proprietario della società calcistica gialloblù aveva conferito le quote della Finstars Srl – detentrice del patrimonio immobiliare del Mammut – all’interno del patrimonio del Modena: una boccata di ossigeno fittizia perché non portava soldi freschi in cassa, ciò che serviva allora al club canarino, ma solo un immobile.

Non fu dunque un caso se anche quell’operazione, con cui Caliendo sacrificò la sua creatura, si rivelò poi inutile per evitare il fallimento del Modena.

A distanza di più di un anno si apre un nuovo capitolo, l’era post-Caliendo. In questo lasso di tempo, infatti, il circolo di via Ghiaroni ha continuato ad essere gestito da Marja Caliendo, figlia dell’ex proprietario del Modena, tramite la “Mammut Club Associazione Sportiva Dilettantistica”, che aveva stipulato un contratto di affitto e gestione proprio con la società Finstars Srl.

Visto che quest’ultima è entrata nel fallimento del Modena Football Club, dunque ora gestita dal curatore fallimentare Claudio Trenti nell’esclusivo interesse dei creditori, vien da sé quanto accaduto negli ultimi giorni: Finstars ha chiesto e ottenuto il fallimento della Mammut Club Associazione Sportiva Dilettantistica per inadempienze, ad ulteriore tutela dei creditori del Modena Football Club.

Finstars potrà così rientrare anche direttamente nella gestione delle attività del circolo, il cui futuro comunque vada sarà deciso dal tribunale anche per quanto concerne la vendita all’asta giudiziaria nell’ambito del fallimento del Modena. —