Decreto Salvini, il sindaco di Modena: "Rispetto la legge e la applico, ma confido nello stop della Consulta"
Il sindaco di Modena non seguirà la linea della "disobbedienza civile" del collega di Palermo Leoluca Orlando nell'applicazione del decreto Salvini sugli stranieri.
MODENA. Il sindaco di Modena non seguirà la linea della "disobbedienza civile" del collega di Palermo Leoluca Orlando nell'applicazione del decreto Salvini sugli stranieri. Gian Carlo Muzzarelli spiega che pur non condividendola rispetterà la legge, dicendosi fiducioso sul parere negativo della Corte Costituzionale. la sua posizione viene spiegata con una nota diramata dall'ufficio stampa.
"Il Consiglio Comunale di Modena ha già espresso un giudizio contrario al decreto Salvini. - esordisce il sindaco Muzzarelli - A nostro parere viola fondamentali diritti umani e crea condizioni per aggravare insicurezza nelle città, sia sul versante del lavoro nero e della criminalità che su quello della tutela della salute dei singoli e della collettività".
"Da questo punto di vista, - prosegue Muzzarelli - mi auguro che la Corte Costituzionale sia celermente chiamata a pronunciarsi per eliminare gli elementi di incostituzionalità di una parte delle norme volute dal Ministro dell’Interno. In quanto Sindaco ed Ufficiale di Governo, non posso imporre ai funzionari del Comune di violare la legge in vigore. Ma come già annunciato, faremo tutto quanto nelle nostre possibilità per garantire assistenza e dignità a tutte le persone e per impedire che si formi una platea di individui abbandonati a se stessi e in balia del caso e della criminalità".
E conclude. "A Modena la sicurezza si deve garantire con forza pubblica e rigore delle leggi ma anche col cuore, l’accoglienza e rispetto dei diritti e dei doveri di ogni essere umano, senza confini".