Gazzetta di Modena

Modena

MOLDAVO 31ENNE 

Furti e rapine seriali: condannato ed espulso

31 gennaio 2019
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Condannato ed espulso, partirà forse oggi stesso per la Moldavia, sua terra d'origine. Finisce così l'avventura del moldavo di 31 anni che ha compiuto una incredibile serie di furti, borseggi e rapine in centro storico e dintorni nell'arco di una sola settimana.

Ieri mattina Artur Iuzu è comparso per il processo con rito abbreviato dopo la convalida dell'arresto del 12 gennaio in vi Albinelli al termine di un drammatico inseguimento a piedi per le vie del centro storico da parte di agenti della Squadra volante di polizia.

Difeso dall'avvocato Sabrina Nucera, è stato condannato a un anno e 450 euro di multa. Ha preferito applicare la recente possibilità di espulsione immediata dall'Italia: non potrà tornare per cinque anni.

Lo hanno riportato in carcere a Sant'Anna, dove si trovava dal giorno dell'arresto in via Albinelli, e verrà messo sul primo aereo per la Moldavia accompagnato dalla polizia.

L'uomo aveva seminato paura per il suo modo a volte strisciante e a volte brutale di rubare soldi soprattutto nei negozi.

Tra i suoi colpi noti ricordiamo quello al Bar Bamboo al centro del Parco Novi Sad, al ristorante Montaditos in via Cardinal Morone, zona Pomposa (in questo caso il titolare lo ha identificato da un confronto fotografico), in via Albinelli al Mercato e nei dintorni dove sgattaiolava a rubare soldi dalle casse, al Mc Donald e soprattutto all'Ecu di via Mascagni. In questo supermercato l'11 gennaio ha aperto senza problemi una cassa arraffando il denaro. Scoperto da una cassiera, le ha sferrato dei pugni in faccia provocandole ferite e uno choc e poi è scappato.

Il giorno dopo ci ha riprovato in centro storico. A una donna che guardava una vetrina ha rubato il portafoglio ma è stato visto. Una pattuglia della Squadra volante della polizia si trovava nei paraggi e gli agenti lo hanno inseguito a piedi per le strade: da via San Carlo e piazza XX Settembre e poi lo hanno braccato in via Albinelli. Nella foga ha gettato a terra l'agente e poi, cercando di divincolarsi, lo ha riempito di pugni e calci. Ma alla fine gli sono state messe le manette ed è finito in cella.

Viveva a Modena da clandestino e senza fissa dimora. Ufficialmente non ha precedenti. Ieri il processo. È risultato senza precedenti Al termine la condanna a un anno (comprendente lo conto di un terzo della pena, dato era in abbreviato) e la sua scelta di farsi rimpatriare e restare via dall’Italia per cinque anni. —

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