Gazzetta di Modena

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I bambini piantano 1200 alberi per difendere il territorio

A. SE

I soci del Circolo Naturalistico e tanti altri volontari e genitori compresi 5 richiedenti asilo rinaturalizzano un’area concessa dalla Bonifica

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NOVI. Centocinquanta persone, tra i bambini delle scuole e volontari delle associazioni, a cominciare dai soci del Circolo Naturalistico Novese che l’iniziativa l’ha promossa. Perché in tema di ambiente, e di tutela del territorio Novi oggi ha una marcia, ovvero una sensibilità, in più.

La Festa dell’Albero che ieri è andata in scena alla Chiavichetta, a nord est del capoluogo, è stata uno trionfo di armonia. Tutti dalla parte della natura, anche i 5 richiedenti asilo di Guinea e Costa d’Avorio che alloggiano a Sant’Antonio.

«L’iniziativa - ha spiegato Luigi Sala del Circolo - è resa possibile grazie al Consorzio di Bonifica Emilia Centrale che nel lontano 2005 ha concesso al Comune questa fascia di terreno di circa un ettaro (fra via Gazzoli a sud e località Saracca a nord) a lato del Collettore Acque Basse, uno dei principali canali della pianura modenese dove lo stesso consorzio ha già attuato importanti interventi di rinaturazione nell’ambito del progetto “Life Rinasce” finanziato dalla Comunità Europea». A dare una mano la ProLoco “Boccaletti”, Le Guardie Ecologiche Volontarie, Legambiente, l’Atc modena 1, Gli Spavaldi e il Gruppo Trattoristi Novesi, oltre all’indispensabile contributo finanziario della Fondazione Cassa Risparmio Carpi.

«Le oltre 1200 piantine messe a dimora in due file parallele, in parte a novembre in parte ora, creeranno un tipico siepone di campagna sui primi 600 metri disponibili di un tratto di circa un chilometro sul quale si estenderanno presto analoghe iniziative. La fascia di terreno residua sarà poi seminata a cura del Gruppo Trattoristi con sementi di piante adatte alla selvaggina e animali selvatici in genere messi disposizione dall’Atc».

Non solo alberi dunque, come le querce, i frassini, gli aceri, ma anche le siepi tipiche. I bimbi della scuola hanno imbracciato le vanghe e alcuni hanno messo sulle piante le elaborazioni artistiche che rendono quel verde un loro patrimonio. «Spettacolare dimostrazione di affetto e cura del territorio, che è il bene più prezioso», ha detto il sindaco Enrico Diacci con l’assessore Susanna Bacchelli. —

A. SE