“Traditori di Stato” Il Governo incalzato per la sua assenza
Le parlamentari dei 5 Stelle Ascari e Spadoni interrogano per capire i motivi della mancata costituzione di parte civile
I motivi per cui il Governo non si è al momento costituito parte civile nel cosiddetto processo “ai traditori di Stato” che si è aperto l’11 luglio a Bologna, e vede imputati anche l’ex vice prefetto Mario Ventura, un dipendente della Prefettura e un funzionario delle Dogane, sono al centro di un’interrogazione parlamentare dei 5 Stelle.
L'atto, a firma delle deputate Stefania Ascari e Maria Edera Spadoni e indirizzato al presidente del Consiglio dei ministri e a quelli di Interno e Giustizia, prende le mosse dalla vicenda giudiziaria istruita come ramo autonomo dell’inchiesta Aemilia contro la ’ndrangheta.
Il procedimento, che vede imputati tra gli altri a vario titolo anche con l’aggravante mafiosa, la famiglia Bianchini e l’ex senatore Carlo Giovanardi (la cui posizione processuale è sospesa) riguarda in particolare le pressioni che i funzionari della prefettura e l’ex parlamentare avrebbero esercitato per favorire il reinserimento nella white list delle aziende di Augusto e Alessandro Bianchini.
Nell’udienza preliminare del processo però, a differenza di Regione Emilia-Romagna, Libera,Cgil di Modena, Cgil-Fillea e Cgil di Bologna, l’avvocato dello stato ha limitato la sua partecipazione a quella di “parte offesa” senza chiedere di essere parte civile. Se prima di un eventuale dibattimento gli imputati scegliessero un rito alternativo, lo stato sarebbe così escluso dai risarcimenti.
La ripresa del processo è fissata per il 29 ottobre, ma intanto Ascari e Spadoni, domandano “se il Governo non ritenga giusto e doveroso che lo Stato si costituisca parte civile nel procedimento penale” e invitano a chiarire “per quali ragioni la costituzione non abbia avuto luogo” e se avverrà nelle prossime udienze. —