Gazzetta di Modena

Modena

Festival Filosofia 2019

Festival da record: oltre 185 mila presenze. E nel 2020 il tema sarà Macchine

STEFANO LUPPI
Festival da record: oltre 185 mila presenze. E nel 2020 il tema sarà Macchine

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MODENA La manifattura e le supercar, ovvero la storia della Modena industriale divenuta ricca, ma anche l’intelligenza artificiale sulla quale da tempo si applica l’università. Al crocevia l’uomo e i cambiamenti epocali della società. Sono questi i riferimenti che hanno portato il festivalfilosofia - terminato ieri sera con circa 200 mila presenze nelle tre giornate sotto la Ghirlandina, a Carpi e a Sassuolo - a scegliere per l’edizione numero 20, in programma dal 18 al 20 settembre 2020, il tema “Macchine”. Macchine come le Ferrari e le Maserati, ma anche come i software pressoché autonomi che arriveranno pure a compiere scelte “etiche”.

I vertici del festival e il sindaco Gian Carlo Muzzarelli hanno fatto un primo bilancio e spiegato la scelta del prossimo tema. L’annuncio l’ha fatto Muzzarelli dopo avere biasimato le offese dei simpatizzanti leghisti al presidente Sergio Mattarella e al giornalista Gad Lerner: «Nella prossima edizione - spiega il sindaco - approfondiremo il rapporto tra l’intelligenza artificiale e la tecnica che modifica i rapporti sociali. Valuteremo le opportunità e i limiti della situazione, con l’uomo al centro della scena». Ma l’attenzione, spiega il presidente del festival Alsemo Sovieni, va all’edizione appena conclusa: «Siamo soddisfatti, anche se è un bilancio parziale perché mancano alcune ore alla chiusura. Possiamo dire che le lezioni finora sono state viste da 70mila persone e che l’affluenza è superiore a quella dello scorso anno e delle edizioni precedenti. Potremmo superare le 185 mila presenze. Le star, con affluenze veramente record, sono state Umberto Galimberti, Michela Marzano e Massimo Cacciari. Ci sono mostre che in due giorni hanno superato le 2 mila presenze. Ovviamente non valutiamo la manifestazione solo dal punto di vista quantitativo, ma colpisce che gli alberghi siano pieni da giorni a Modena tanto che alcuni turisti hanno pernottato a Reggio». I vertici del festival passano poi al 2020 su cui si stanno già focalizzando. «Saranno i vent’anni del festival nato nel 2001 - spiegano il direttore Daniele Francesconi e il membro del comitato scientifico Michelina Borsari - e stiamo già pensando a come indicare questo importante traguardo. Per ora non ci sbilanciamo, mancano 12 mesi, ma porteremo senz’altro avanti l’eredità di Gregory, un intellettuale imprescindibile e un grande gourmet. La cucina filosofica non è solo un progetto di marketing culturale». Francesconi e Borsari motivano la scelta di “Macchine”: «Leggendo l’ultimo libro di Remo Bodei “Dominio e sottomissione” (il filosofo quest’anno assente causa indisposizione, ndr) abbiamo convenuto che la riflessione sulle macchine sia la sfida odierna. Gli antichi avevano a disposizione la forza umana degli schiavi, diventati una forma di “energia” troppo costosa quando si diffusero le macchine. Ecco, dunque, un cambiamento positivo portato dalle innovazioni tecnologiche, anche se purtroppo forme di schiavitù ancora restano». Ma, aggiungono, il tema “Macchine” «riguarda anche le relazioni di dominio, così come l’intelligenza artificiale ha un impatto forte sul futuro. Occorrerà arrivare a un dialogo continuo tra esperti di tecnologia e umanisti per aprire una stagione di educazione collettiva. E ci sarà attenzione anche all’artificializzazione del mondo». —