Marzia, dopo dieci anni al Ministero va alla scoperta delle scuole sassolesi
L’INTERVISTA
Una sociologa alla guida dell'istituto comprensivo 4° ovest di Sassuolo.
Si tratta di Marzia Calvano, 40 anni, laureata all’università Sapienza di Roma, dirigente della struttura che comprende le materne “Peter Pan – Quattroponti”, “Walt Disney” e Rodari; le elementari Capuana e “Caduti per la libertà” e la media Cavedoni.
Nata a Sezze, in provincia di Latina, Calvano ha un'esperienza di sette anni di insegnamento tra Verona e Latina ma soprattutto dieci anni di lavoro al ministero della Pubblica Istruzione nel settore “Direzione studente”.
«Il 27 di agosto è iniziata questa nuova avventura a Sassuolo – dice - Quando mi è giunta la nomina per il comprensivo Sassuolo 4. Sono arrivata qui e ho trovato ad accogliermi la mia collega uscente, la dottoressa Sabrina Paganelli, e la sua collaboratrice, con le quali ho avuto uno scambio di informazioni molto produttivo e importante. L’accoglienza, sia professionale e che umana, è stata davvero calorosa. Da quel giorno in poi è stata una scoperta continua in termini positivi, mi hanno subito aiutata ad ambientarmi e ho avuto la possibilità di vedere da vicino tutte le proposte progettuali della scuola e le risorse umane con le quali ho potuto confrontarmi e conoscerci. Un’accoglienza sotto ogni punto di vista molto positiva».
Dopo dieci anni al ministero perchè si decide di fare un percorso diverso?
«Quando è uscito il bando – risponde – ho avuto la tentazione di provarci e sono riuscita ad entrare. Arrivare a Sassuolo è stato un cammino lungo; prima la scelta di tre regioni, indicando Lazio, Toscana ed Emilia Romagna, poi delle province ed infine delle scuole. Alla fine mi è stata assegnata questo istituto. Vengo da dieci anni di docente comandato all’interno del ministero dell’Istruzione a Roma, dieci anni importanti dove ho avuto la possibilità di vedere come nascono le circolari che poi arrivano nella scuola, qual è la ratio che è dietro ad alcune decisioni. Un’esperienza professionale che ora ho la possibilità di mettere a frutto con i miei docenti, alunni e famiglie. Un percorso che mi ha dato modo di apprezzare le istituzioni e portare il ministero all’interno della scuola».
Il 4° comprensivo nella sua totalità, ma in particolare la media Cavedoni, sono entità molto vivaci, dal punto di vista operativo.
«Quando sono arrivata – aggiunge - sono stata affascinata da tutte le attività che i docenti hanno portato avanti in questi anni, il Pon, l'Erasmus, progetti sull’energia, lo sportello psicologico, sono veramente tanti i progetti. Il mio obiettivo è quello di dare continuità e, proporne dei nuovi per rispondere alle esigenze che si presenteranno».
Un obiettivo specifico sul quale lavorerà?
«L’obiettivo è quello di portare con maggior evidenza il territorio dentro alla scuola e la scuola dentro il territorio – conclude – oltre a comunicare molto di più all’esterno, con gli strumenti istituzionali, quello che fa la scuola. Vedo che ci sono docenti molto qualificati e ho intenzione di valorizzarli, e mostrare ciò che fa la scuola, non per un operazione di marketing, ma per un’operazione di educazione, comunicazione e valorizzazione di alcune esperienze, perché spesso ciò che manca nella scuola è proprio questo, la diffusione delle buone pratiche e la documentazione di quello che una scuola fa. Aprire la scuola al territorio e fare entrare sempre di più il territorio nella scuola». —
