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Modena. Tommaso Rinaldi, figlio d’arte «La pallavolo è casa mia»

Micaela Bardozzo Cecilia Leonelli Matteo Marchesi Matteo Morandi
Modena. Tommaso Rinaldi, figlio d’arte «La pallavolo è casa mia»

Modena, patria della pallavolo italiana, ha un nuovo talento. Si tratta di Tommaso Rinaldi, giovane talento di Modena Volley. Tommaso è figlio d’arte: suo padre, Pietro Rinaldi, è stato un pallavolista di successo che ha militato nella massima serie italiana giocando sia nel ruolo di schiacciatore che in quello di libero. Tommaso si è raccontato per la Gazzetta.

31 gennaio 2020
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Modena, patria della pallavolo italiana, ha un nuovo talento. Si tratta di Tommaso Rinaldi, giovane talento di Modena Volley.

Tommaso è figlio d’arte: suo padre, Pietro Rinaldi, è stato un pallavolista di successo che ha militato nella massima serie italiana giocando sia nel ruolo di schiacciatore che in quello di libero. Tommaso si è raccontato per la Gazzetta.

Puoi dirci qualcosa di te? Dove sei nato e quale scuola frequenti?

«Ho diciotto anni, sono nato a Cuneo e frequento l’Istituto Dante Alighieri di Modena».

La tua storia pallavolistica come è iniziata?

«Ho esordito nella pallavolo nel 2014 come opposto per passare poi al ruolo di schiacciatore, anche grazie ai miei due metri di altezza, che ricopro attualmente. Con la nazionale giovanile ho vinto un Mondiale, un’Olimpiade e un trofeo “Otto Nazioni”. Naturalmente ho avuto anche degli insuccessi, ad esempio un ottavo posto ottenuto ai nazionali 2018-2019, che non mi ha certo entusiasmato. Tuttavia anche questi risultati non del tutto positivi costituiscono degli importanti momenti di crescita sia in ambito personale che sportivo».

Per un ragazzo ancora molto giovane come te deve essere un’esperienza incredibile avere come compagni di squadra giocatori famosissimi, conosciuti in tutto il mondo. È così?

«Assolutamente sì. Confrontarsi con questi mostri sacri della pallavolo è difficile, però ti fornisce molti stimoli e ogni giorno ti aiuta a crescere sempre di più. I miei compagni mi danno consigli senza mettermi in soggezione: per un ragazzo della mia età è il massimo».

C’è qualcuno che stimi in particolare e al quale cerchi di ispirarti?

«Il mio “mito” e punto di riferimento è Matt Anderson, schiacciatore che indossa la maglia di Modena Volley e asso della nazionale statunitense».

Come riesci a conciliare la scuola, lo sport praticato a così alto livello e la tua vita personale? Non deve essere semplice...

«Devo ammettere che fare tutto questo è veramente difficile. Tuttavia, riesco, non senza una certa fatica, a frequentare gli amici e la mia ragazza senza trascurare gli impegni scolastici e sportivi. Esco, moderatamente, ma esco».

Un argomento particolarmente interessante nell’intervista con Tommaso Rinaldi è il passaggio riguardante il rapporto con papà Pietro.

Non è sempre facile, per un adolescente, interagire con il proprio genitore. A maggior ragione ciò può risultare ancora più difficile per un giovane talento come te, il cui padre è stato un famoso sportivo. Come vivi questa delicata situazione?

«La vivo bene perchè ho un ottimo rapporto con papà. Non mi risulta particolarmente difficile dovermi misurare con il fatto che lui abbia eccelso nella mia stessa disciplina. Al contrario, mi considero molto fortunato perchè mi aiuta e mi dispensa preziosi consigli, anche tecnici, senza tuttavia essere invadente. Avere un genitore ex pallavolista con trascorsi nel campionato di serie A è per me una risorsa e non una fonte di ansia da prestazione». —

Micaela Bardozzo

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