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Bologna, Vasco ritira il Nettuno d'oro, massima onorificenza della città

Bologna, Vasco ritira il Nettuno d'oro, massima onorificenza della città

L'annuncio del rocker con una foto che lo ritrae nel van in partenza per piazza Maggiore. Ad attenderlo il sindaco e l'assessore pronti a consegnargli il Nettuno

16 dicembre 2020
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BOLOGNA "Vado  in piazza... ... a ritirare il Nettuno d’oro e a firmare il Libro d’Onore. Prima però..ascolterò le motivazioni…dell’assessore Che onore". E' lo stesso Vasco ad annunciare con un post su twitter che la giornata speciale è arrivata. Il sindaco di Bologna Virginio Merola ha infatti deciso di consegnargli il Nettuno d'oro, la massima onorificenza del comune felsineo.

 

«Eccomi qua, ciao. siamo pochi ma buoni. grazie. Bolognesi si nasce, ma non si diventa, è più facile diventare cittadini americani, se sposi un'americana, che bolognesi». Sono le prime parole di Vasco Rossi oggi in comune a Bologna ricevendo il Nettuno d'oro, dal '74 la massima onorificenza civica cittadina a chi onora la città delle due torri. Vasco, arrivando in comune, ha salutato il filosofo Stefano Bonaga, il direttore della cineteca Gian Luca Farinelli e il cantautore e amico Gaetano Curreri, tutti invitati speciali oggi.

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Vasco, con la mascherina, indossa una camicia a scacchi bianca e nera, un paio di pantaloni neri e un paio di Nike. Inteso come premio alla carriera, il riconoscimento al rocker di Zocca è stato annunciato il 25 novembre, dal sindaco Virginio Merola e dall'assessore alla promozione della città Matteo Lepore, che ha letto o nella sala del consiglio comunale le motivazioni del riconoscimento. Merola anticipò la decisione sul premio incontrando di persona Vasco, in quei giorni in città per le riprese del suo ultimo videoclip, in piazza Maggiore, in vista della nuova canzone che uscirà a Capodanno, nell'ambito del 'Balla con me" di Roberto Bolle su Rai1, Anche Lepore, incontrando a sua volta Vasco dietro le quinte, parlò di piazza Maggiore come di set ideale per il singolo e di «regalo alla nostra città» Da parte di Vasco.

«Grazie a questa città, che mi ha accolto quando avevo 16 anni per frequentare le scuole superiori. Oggi sono stato adottato da questa città, finalmente. e questo mi fa molto piacere, sono fiero e orgoglioso di essere qui. Ho sempre abitato a bologna, del resto, anche se non ho mai detto dove abitavo per evitare che troppa gente mi venisse a trovare».

Così Vasco Rossi nel suo discorso seguito alla consegna del Nettuno «Mon mi candido ragazzi, non sono candido e non posso farlo», scherza il rocker con i giornalisti presenti, quando lo vedono seduto in sala tra gli scranni riservati alle massime autorità cittadine.

Si dice commosso Vasco oggi, a più riprese. continua il rocker nel suo intervento: «Grazie sl sindaco, grazie a tutta la giunta e all'assessore per avermi dato questa grande onorificenza. Sono onorato e felice di ricevere questo premio dalla città che mi accolto, che mi ha nutrito, tra anima e spirito, e nella quale sono cresciuto, Nella quale ho vissuto molte vite e che alla fine mi ha adottato. Sono arrivato a Bologna che avevo 16 anni, per frequentare l'istituto tecnico Luigi Tanari per diventare ragionieri. Lì ho scoperto la mia vena artistica, grazie al professor Farinelli, una figura molto importante per me, e anche a un gruppo di amici di teatro, negli anni '70 tra i fermenti culturali di quel periodo. mi sono... mi sono perso», sorride a un certo punto Vasco perdendo il filo in sala, un pò emozionato

 

Poi a proposito del momento che stiamo vivendo  «Tengo duro. Non è che sto bene. Vado avanti. Bisogna tenere duro. Proviamoci»: parola di Vasco Rossi che questo pomeriggio ha ricevuto il «Nettuno d’oro» dal Comune di Bologna, un premio riservato a chi onora con la propria attività professionale e pubblica, la città delle Due Torri. Il Covid ha colpito l’habitat naturale del rocker di Zocca con l’impossibilità di salire sul palco di fronte al suo ’popolò. «Mi mancano maledettamente i concerti. Ora faccio una vita calma, leggo, scrivo. Cerco di stare un pò spento aspettando che passi questa situazione. Aspetto - spiega Vasco - di poter tornare a fare concerti. Si possono fare anche in streaming ma senza pubblico non c’è confronto. Io solo quando sono sul palco mi sento tranquillo perchè quando canto di fronte al mio pubblico so quello che sono». Il Blasco, cuffia e mascherina nera, camicia a scacchi ha raccontato come ha vissuto le restrizioni anti-coronavirus: «ero abituato a viaggiare molto. Il Covid mi ha parecchio messo in crisi all’inizio. Mi sono sentito chiuso poi mi sono abituato e ho apprezzato tante cose che prima notavo meno come la mia casa, la città dove vivo. Voglio vedere come va a finire. Il prossimo anno sarà quello della rinascita. Spero usciremo da questo tunnel».

 Il « Nettuno d’Oro» del Comune di Bologna, è un premio riservato a chi onora con la propria attività professionale e pubblica, la città delle Due Torri. Ad annunciarlo era stato lo stesso sindaco del capoluogo emiliano qualche settimana fa quando aveva salutato il rocker in piazza Maggiore, nel cuore di Bologna, dove il Blasco ha girato il video del suo nuovo singolo.

«Volevo dire a Vasco una cosa da tempo: gli consegnerò il Nettuno d’Oro, l’onorificenza più alta - ha scritto Virginio Merola su Fb - che il sindaco può assegnare a chi onora Bologna».

Vasco «lo merita e sono felice di consegnare a lui questo riconoscimento a nome di tutta la nostra città. Lo faremo prossimamente: non sarà come lo avevamo immaginato, ma in questo momento difficile - ha sottolineato il sindaco di Bologna - vogliamo che sia un segno di speranza in un futuro sereno».

«Ho voluto ringraziare» Vasco «per aver scelto Bologna come set del video della sua prossima canzone. Grazie a lui, milioni di persone in tutto il mondo - sono le parole di Merola - potranno ammirare il fascino della nostra Piazza Maggiore. Grazie anche ai professionisti della nostra Cineteca che contribuiscono a realizzare questi grandi progetti».