Modena, alcolici a minore: condannato gestore della discoteca Kyi
Quindicenne in coma etilico dopo una serata di vodka: pena per Anania, sospensione dell’attività per tre mesi
MODENA. Minorenni ubriachi e in coma etilico: per il caso di un 15enne portato all’ospedale in gravi condizioni dopo una serata di ballo e sballo di vodka alla discoteca Kyi di Baggiovara, è stato ieri condannato il titolare Alessandro Anania, 30enne di Modena.
Era accusato di somministrazione di alcolici ai minori di 16 anni. Un reato amministrativo che gli costa un mese agli arresti (con pena sospesa) e soprattutto tre mesi di sospensione dell’attività, se la sentenza diventerà definitiva. Si è chiuso col verdetto del giudice Francesco Cermaria un lunghissimo processo che ritagliava una drammatica situazione della quale erano protagonisti e allo stesso tempo vittime dei minorenni alle loro prime uscite.
I ragazzini e una ragazzina finiti in ospedale per sbronze estreme. Loro stessi avevano indicato ai genitori di essere stati al Kyi. E uno di questi casi, al centro di questo processo, è terminato ieri con la condanna del titolare.
La vicenda processuale riguardava la sera del 19 novembre 2015. Il ragazzo stesso, diventato nel frattempo adulto, aveva raccontato nel 2018 nel corso di una drammatica testimonianza in aula cosa gli era accaduto. Aveva quindici anni. Era entrato al Kyi con amici, si erano seduti a un tavolo prenotato della discoteca e avevano ordinato da bere. Ingoiati tre bicchieri di vodka a distanza ravvicinata, era svenuto. Si era trovato disteso a terra privo di sensi dentro il locale nel pieno della serata, tra la confusione e il passaggio di giovani, e si era svegliato al pronto soccorso circondato da infermieri e medici. Era stato sottoposto a un trattamento per coma etilico. L’aspetto controverso di questi casi – l’ultimo, sempre un caso di coma etilico di un ragazzino nell’ottobre 2018, spinse il questore a una chiusura del locale per venti giorni - riguardava chi somministrava gli alcolici. I ragazzi sedevano al tavolo e ordinavano una bottiglia di vodka. Ma la responsabilità era del barman, del cameriere o del titolare? Il titolare era consapevole dei superalcolici serviti a adolescenti così giovani? Secondo il giudice in questo caso la risposta è: sì. Le motivazioni saranno depositate nelle prossime settimane. —