CARPI Era appena uscito da casa, in via Umbria. Doveva andare a Modena a prendere degli oggetti per il lavoro, che svolgeva con passione. Per percorrere quella ventina di chilometri che lo separavano dal capoluogo era salito in sella a un’altra delle sue grandi passioni: la Ducati multistrada. Poi, improvvisamente, la tragedia: mentre stava percorrendo via Liguria, una Volkswagen Tiguan che proveniva da via Marx verso est ha svoltato in via Toscana e lo ha travolto.[[atex:gelocal:gazzetta-di-modena:modena:cronaca:1.39960531:gele.Finegil.StandardArticle2014v1:https://www.gazzettadimodena.it/modena/cronaca/2021/02/27/news/carpi-lunedi-il-funerale-di-gianluca-mantovani-gli-amici-il-rombo-dei-motori-per-l-addio-a-manto-1.39960531]] Non ce l’ha fatta Gianluca Mantovani, 54 anni da compiere in ottobre, apprezzato falegname e appassionato motociclista. Lo schianto, avvenuto giovedì pomeriggio mentre era in sella alla sua Ducati, si è rivelato fatale e l’uomo si è spento nella notte al Maggiore di Bologna, dov’era stato portato in elisoccorso dopo l’incidente. La notizia ha fatto rapidamente il giro della città, lasciando sgomenti i numerosi amici che appartengono al mondo delle moto, i quali stanno pensando di onorare Gianluca andando al funerale in sella ai bolidi, e i tanti clienti e amici che avevano come punto di riferimento la “Bottega Mastro Falegname” di via Monte Sabotino. Un’attività aperta nel febbraio del 2020. Aveva ricominciato a 50 anni, Mantovani, con grande successo insieme al socio Michelangelo Bilanzuoli che con lui condivideva il lavoro . «Siamo atterriti dal dolore», afferma profondamente scosso dalla tragedia il socio Michelangelo, poco dopo aver incontrato la compagna di Mantovani, Olga. «Mantovani era figlio unico – dicono alcuni vicini di casa – Lo vedevamo sempre in sella alla sua moto da cui era inseparabile. È una tragedia dalle proporzioni immani, questa: pensare di uscire di casa e, pochi secondi dopo, non avere più la possibilità di farvi ritorno. È agghiacciante». «Non era un motociclista inesperto – chiarisce l’amico Max Pecoraro nel ricordarlo come un grande appassionato – Capitava di frequente di incrociarci, io in auto, lui in sella alla Ducati, sulla Romana sud mentre andavamo a Modena. Mi salutava con un cenno e io ricambiavo. Sono rimasto malissimo nel sapere che non c’è più». La Polizia locale ha effettuato i rilievi dell’incidente per ricostruire l’esatta dinamica. In supporto è intervenuta anche una pattuglia dei carabinieri. Sono in corso gli accertamenti e gli esami di prassi. Per il conducente della Volkswagen, è stato aperto un fascicolo per omicidio colposo, una garanzia di prassi a sua tutela. Nel frattempo, si è aperta la discussione sui pericoli esistenti su via Liguria, un lungo rettilineo che sfocia su via Carlo Marx, in cui confluiscono numerose strade laterali e dalle quali talvolta le auto escono con troppa irruenza. —

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Il motociclista si è spento al Maggiore di Bologna. Il dolore degli amici, della compagna Olga e dei clienti della sua falegnameria