MODENA. Il limite è molto labile ed è delegato al buonsenso degli interlocutori. Entrare in una chiesa con abiti inadeguati è motivo di divieto di accesso o di allontanamento tanto che l’esperienza consiglia sempre alle donne di portare con sé uno scialle capace di celare le spalle. Addirittura nelle chiese più strutturate e ricche di turisti i teli venivano offerti all’ingresso al fine di agevolare il più possibile l’afflusso di persone. E tra i luoghi sacri più conosciuti c’è certamente il Duomo di Modena, considerato patrimonio dell’Unesco e quindi capace di calamitare appassionati d’arte, studiosi e curiosi. Tra chi ha tentato inutilmente di entrare c’è&nbsp; una ragazza appassionata di storia, allontanata dal Duomo in modo brusco e senza spiegazioni. Lo ha fatto sapere lei attraverso un dettagliato post sui social, rilanciato da Uaar Modena (Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti) che invoca più laicità in città. «Mi hanno appena sbattuta fuori dal Duomo di Modena perché mi si vede qualche centimetro di schiena, senza neanche avere l'educazione di chiedermi prima se potevo gentilmente coprirmi – scrive la ragazza – Di fronte alle mie proteste mi è stato mostrato un cartellone che ritraeva una persona con un abbigliamento completamente diverso, shorts e canotta, ma a quanto pare quei pochi centimetri di pelle che si intravedono tra i miei capelli e il bordo del vestito sono sufficienti per turbare gli animi». Nella foto accanto potete vedere la giovane di spalle e fare una valutazione personale: perché sono centinaia i commenti social e tutti molti discordanti tra loro proprio a testimonianza di come il limite del pudore sia piuttosto labile e personale. La ragazza era a Modena per visitare il Duomo, forte delle proprie passioni per la storia e convinta di poter ammirare un pezzo di patromonio mondiale senza problemi. «Poco importa che io sia lì per il valore di un sito Unesco, per la cultura, è più importante lo sguardo moralizzante di chi vede ancora la donna, nel terzo millennio, indecente per il corpo che lo stesso Dio le ha dato in quel sistema di credenze. Ho visitato decine e decine di chiese per il loro valore artistico e una cosa del genere non mi era mai capitata, al massimo mi si chiedeva educatamente se potevo coprirmi di più, cosa che ho sempre fatto senza una parola di protesta. Il trattamento di oggi però è inaccettabile». La ragazza ha comunque lasciato il Duomo senza ulteriori polemiche, ma all’interno della stessa curia il post di critica non è passato inosservato. — © RIPRODUZIONE RISERVATA &nbsp;

MODENA. Il limite è molto labile ed è delegato al buonsenso degli interlocutori. Entrare in una c...

Diocesi conferenza stampa programma  del 13 settembre,giorno del

UAAR_WEB

La denuncia social&nbsp; di una ragazza Valérie Morisi&nbsp;«Avevo un po’ di schiena nuda? Mi sarei coperta se davo così fastidio» 

modena

cronaca