Gazzetta di Modena

Gaetano Cervone

La sua Milano l’ha trovata a Carpi. E da Carpi - promette Arianna Gamberini - non intende spostarsi. È qui che tutto è cominciato ed è qui che per i prossimi anni intende restare: «Ho preso anche casa, mi trovo bene, la scelta dettata anche dalla posizione strategica è stata vincente».

Può suonare strano sentir parlare di scommesse vinte, di lavoro che cresce, di assunzioni a tempo indeterminato in un Paese messo in ginocchio dalla pandemia. Eppure Arianna Gamberini di Mirandola, classe 1992, negli ultimi due anni è riuscita a dare finalmente forma a quella vocazione a cui non riusciva a dare un nome: «Sono una consulente d’immagine, aiuto le persone a mostrare quanto hanno di bello, ad amare se stesse, a valorizzarsi scegliendo le cose più adatte».

L’arma vincente è stata scommettere sull’armocromia, una disciplina che comincia ad affermarsi anche in Italia e che ha permesso ad Arianna di trovare la sua chiave di volta: «Anche la mia prima reazione è stata Armo…che? – confessa – Ma poi questa disciplina è diventata il mio lavoro, la sintesi delle mie tante passioni e aspirazioni come fotografia, arredamento, moda». Arianna aiuta le persone a trovare i ‘colori amici’, le tonalità che più donano: «È una teoria che ha basi scientifiche, analizza i propri colori naturali: l’incarnato, gli occhi, il sottotono della pelle, l’intensità, il valore, il contrasto e stabilisce a quale tipologia si appartiene. Individuare il profilo esatto è importantissimo per creare la palette personalizzata dei colori amici, che sono in armonia con i ‘nostri’ colori e che orientano le scelte cromatiche per guardaroba, accessori, gioielli, makeup, nuances dei capelli, fino all’arredamento». Insomma: ciascuno ha dei colori su cui puntare e altri da bandire. «La scelta del colore giusto ci permette di avere il massimo risultato con il minimo sforzo, sia di tempo che di soldi» sottolinea Arianna, che dalle prime consulenze su Instagram (dove attualmente ha più di 53mila follower) è passata in poco tempo ad inaugurare il suo studio a Carpi dove ha assunto a tempo indeterminato tre donne, tra cui sua madre, oltre a girare l’Italia tra consulenze e corsi sull’armocromia: «I social sono stati un’importantissima rampa di lancio, quando Giulia De Lellis mi ha richiesto una consulenza raccontando poi ai suoi milioni di follower la sua esperienza il mio lavoro è poi esploso». Vetrina della sua attività, strumento per continuare a lavorare (tanto) anche in piena pandemia con consulenze on-line, i social le permettono più vantaggi del lavorare fisicamente nelle città del mondo dello spettacolo: «Ma a scrivermi sono principalmente persone ‘comuni’, il mio non è un servizio vincolato, sia per costi che per genere, al mondo dello spettacolo», sottolinea Arianna. —