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Modena, saluti romani al corteo no-vax, commercianti pronti a un esposto

Paola Ducci
Modena, saluti romani al corteo no-vax, commercianti pronti a un esposto

Strappati i cartelli di protesta dei negozianti: «Siamo stanchi, ci tolgono i clienti». Spintonato un giornalista

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MODENA. Non si placa il malumore dei commercianti modenesi che si dichiarano stanchi dei cortei che da due mesi a questa parte vengono autorizzati ogni sabato pomeriggio ai movimenti “no green pass” nel centro storico. A tal proposito, per il secondo sabato consecutivo, i negozianti avevano appeso fuori dalle attività e sui muri di via Emilia centro cartelli bianchi con la scritta “Stop al corteo. Fateci lavorare”. Cartelli però che, “in nome della libertà”, come ha spiegato una manifestante, sono stati prontamente strappati da un gruppetto di persone in corteo senza mancare di spintonare un giornalista della stampa locale che stava documentando l’accaduto, intimandogli di andarsene mentre gli veniva oscurato con le mani l’obiettivo della videocamera.

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«È questo il loro concetto di libertà?», ha affermato arrabbiato ma anche sconsolato Fabio Cucchiara, titolare del negozio Vodafone di via Emilia centro, che sabato ha esibito i cartelli anti-corteo fuori dal suo negozio in compagnia di altri commercianti. «Ormai sono deciso a fare un esposto ai carabinieri. Così non si può continuare. Purtroppo ho scoperto che gli attivisti di questi movimenti stanno mettendo in campo azioni di vendetta nei confronti di noi commercianti contrari alle loro manifestazioni. Hanno iniziato a diffondere nelle chat di Telegram i nostri nomi con preghiera di lasciare nel web recensioni negative sulle nostre attività. La gente ormai sa dei cortei del sabato e preferisce non venire più in centro perché non si sente più libera e sicura di poter fare shopping o una passeggiata in santa pace e in libertà, con danni economici per le nostre attività».

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In altre città italiane, per esempio a Treviso e a Padova, la questura ha optato però per autorizzare i cortei fuori dalle aree centrali delle città. Così anche sabato la protesta è durata circa un paio d’ore, sempre all’insegna del mantra “libertà”, insieme a cori del tipo “giù le mani dai bambini”, “giù le mani dalla scuola” e cartelli con slogan “noi siamo pro-vit(a)”, anche se nessuno è stato in grado di spiegarci il significato della lettera "a" tra parentesi. Infine si è verificato purtroppo uno spiacevole episodio di inneggio al fascismo con qualcuno che ha esibito anche un saluto romano. I “no green pass”, che non vogliono essere confusi con i movimenti “no- vax”, nonostante da un rapido sondaggio fatto sul campo è emerso che la maggior parte di chi sfila non è vaccinato, il prossimo weekend saranno autorizzati a manifestare o al parco Novi Sad o presso il monumento dei Caduti, poiché in centro si terrà il Filosofia Festival. E sulle loro chat qualcuno storce già il naso e propone di marciare lo stesso in centro.

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