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l’intervista 

«Le colpe? Non rimpiazzano i pensionati»

G.F.

Franco Spaggiari (Fita-Cna): «Non è una mancanza di chi lavora in Motorizzazione, ma un problema di numeri»

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«La Motorizzazione di Modena va elevata di livello». La Cna va all’attacco dei ritardi negli esami per le patenti. A intervenire è Franco Spaggiari, responsabile del settore trasporti (Fita) presso la Confederazione nel nostro territorio.

Come si legge il fenomeno?

«Il problema non è assolutamente legato a una mancanza della Motorizzazione, ma a una carenza di personale. La questione si trascina da un po’ di tempo ed è causata da pensionamenti non sostituiti».

Come si può risolvere?

«La Motorizzazione di Modena è al centro della Motor Valley. Non può dunque essere relegata a un ruolo di ultima ruota del carro. Deve essere elevata di livello. Siamo al corrente di agenzie che per le immatricolazioni si rivolgono ad altre province».

Chi dovrebbe elevare la struttura di Modena?

«Il progetto dovrebbe partire dalla politica, vale a dire direttamente da Roma e dalla direzione generale territoriale del Nord-Est».

L’operazione non sarà possibile nell’immediato. Nel frattempo, cosa si potrebbe fare?

«Per tamponare l’emergenza, si potrebbe adottare un regime di solidarietà. Si potrebbero quindi chiedere ispettori alle altre Motorizzazioni che sono in pari con il personale. Ci sono ispettori che ambiscono a spostarsi, mettendosi a disposizione di Modena. Il regime di solidarietà andrebbe adottato tra le varie Motorizzazioni».

Chi dovrebbe adottarlo?

«Dovrebbe essere la Motorizzazione centrale».

Intanto, i titolari delle autoscuole stanno ricevendo critiche dai clienti.

Che realtà percepite come Cna?

«Le imprese lamentano il disservizio. Il privato riceve accuse su un fenomeno di cui non ha responsabilità. Ribadisco: va elevata la struttura di Modena. Con la Motorizzazione di Modena abbiamo risolto il problema delle revisioni, ma restano grosse questioni per le immatricolazioni».

Il personale della Motorizzazione è diminuito. Tale calo risulta un fattore?

«Un gran numero del personale è andato in pensione. In altre Motorizzazioni di altre province le persone sono state sostituite».

Chi può fare qualcosa?

«Bisogna che chi ha la responsabilità paghi. Non è certo colpa delle autoscuole e nemmeno della Motorizzazione di Modena».

Torniamo al punto di partenza. Quali altri problemi lamentano le autoscuole?

«Il problema principale è legato agli esami. Fino a qualche mese fa c’era il tema della mancanza degli spazi per le restrizioni imposte dall’emergenza Covid. Tuttavia, con i sistemi di prenotazione è stata trovata una soluzione. La vera mazzata è non poter sostenere gli esami».

Le autoscuole avvertono l’esistenza di una difficoltà aggiuntiva: la conversione delle patenti estere. Qual è la sua visione sul tema?

«Mi risulta che non siano effettuate direttamente a Modena. È un tema che riguarda le agenzie di pratiche auto».

I ritardi negli esami riguardano anche i documenti di guida per i mezzi pesanti. Avvertite criticità?

«Sui mezzi pesanti scontiamo soprattutto un problema diverso, ovvero la carenza degli autisti. È un tema diverso».

G.F.

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