Frassinoro. Il test è andato bene, molto bene. E adesso si guarda alla grande sfida del 3 febbraio, su una distanza mai coperta prima.[[atex:gelocal:gazzetta-di-modena:modena:cronaca:1.41188375:Video:https://video.gazzettadimodena.gelocal.it/locale/da-piandelagotti-in-svezia-luca-fontana-e-i-suoi-husky-corrono-la-vildmarksracet/140140/140828]] Per prepararsi ai 450 km della Femundløpet di giovedì, in Norvegia, il musher di Piandelagotti Luca Fontana si è cimentato sabato con i 120 km della Vildmarksracet a Nornäs, in Svezia. Una sorta di grande allenamento, ma anche la prima gara che è tornato a fare dopo due anni. E può essere più che soddisfatto, visto che alla fine è arrivato terzo nella sua categoria, quella da 12 cani siberian husky, e correndo solo con dieci: Oslo, Sibert, Nevada, Lumbees, Loki, Ruby, Ronin, Stark, Viking e Whity. Per sei su dieci era la prima gara in assoluto. Partenza alle 10.26 e arrivo alle 21.04 dopo 50 km al buio. Considerata la pausa obbligatoria di tre ore, è stato un tempo di 7 ore e 38 minuti, a pochissimo dalla seconda, la svedese Malin Sundin Grindal (7 ore e 11 minuti). Se non ci fosse stato un errore di percorso che l’ha costretto a tornare indietro in un tratto, forse ci sarebbe stato lui davanti. È stata dura, molto dura: «Siamo partiti sotto una nevicata che ci bagnava come una guerra di gavettoni – racconta Luca – che poco dopo si è trasformata in pioggia. Lungo la prima parte siamo riusciti comunque a passare qualche team, e in un batter d’occhio siamo arrivati al checkpoint». Dopo la pausa di tre ore (il minimo obbligatorio) ripartenza alle 17.23 per la seconda parte: la tirata di 50 km nella notte. «Si è alzato subito un forte vento – riprende – e nel tentativo di fare un sorpasso non ho visto che il nostro trail girava a sinistra». Come lui sono stati ingannati altri, dati i numerosi segni di inversione più avanti: anche Luca ha rimediato, ma perdendo tempo prezioso. Ripreso il percorso, è diventata ancor peggio: «Il vento si è trasformato in bufera e si faceva molta fatica ad andare avanti: i cani hanno girato le orecchie all’indietro e ho iniziato ad aiutarli. In certi punti la slitta ha rallentato così tanto che sembrava di fermarsi, ma siamo andati avanti». Quindi il gran finale: «Ecco le lanterne, i lumini, le persone col gilet con i catarifrangenti che si illuminano con la luce della mia frontale, e il mio super handler Mario Quaglia che mi aspetta con un grande sorriso: il traguardo!». E la scoperta del terzo posto: «Non ho parole, solo tanta tanta riconoscenza per i miei stupendi husky». &nbsp;

Frassinoro. Il test è andato bene, molto bene. E adesso si guarda alla grande sfida del 3 ...

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Ecco il suggestivo video dell'handler Mario Quaglia che racconta la prima tappa della splendida avvenutra del team di Luca Fontana di Piandelagotti che si è cimentato sabato con i 120 km della Vildmarksracet a Nornäs, in Svezia. Una sorta di grande allenamento, ma anche la prima gara che è tornato a fare dopo due anni. E può essere più che soddisfatto, visto che alla fine è arrivato terzo nella sua categoria, quella da 12 cani siberian husky, e correndo solo con dieci: Oslo, Sibert, Nevada, Lumbees, Loki, Ruby, Ronin, Stark, Viking e Whity. Per sei su dieci era la prima gara in assoluto. Video MARIO QUAGLIA - Vietata riproduzione Tutti i diritti riservatiVideo di Mario Quaglia

Da Piandelagotti in Svezia Luca Fontana e i suoi husky corrono la Vildmarksracet

Fontana è arrivato terzo&nbsp;nei 120 km di Vildmarksracet:&nbsp;«È stupendo, non ho parole». Giovedì con la Femundløpet&nbsp;si cimenterà sui 450 