MODENA. Benzina fino a 2,079 euro. Servita, fino a 2,419 al litro. Diesel a prezzo uguale e, servito, addirittura sopra la benzina: non era mai accaduto. Il metano schizzato a quasi due euro al litro. Lunghe file per il Gpl. Sono giorni drammatici al distributore.Dai finestrini tanti commenti, tanta rabbia, accuse ai politici e a Putin. Il distributore è diventato una polveriera mentre giorno per giorno i prezzi aumentano e arrivano a vette mai viste prima. Neppure nell’estate del 2008 quando ci fu una storica impennata dopo alcune manovre governative. Niente rispetto a oggi e all’incertezza che aleggia non solo sui clienti, ma anche sui gestori. Sono quasi duecento le aree di servizio di Modena e provincia. La metà in self service.E quindi con costi ridotti, dato che servono solo un riscossore e manutentori. Ma metà va avanti grazie a persone in carne e ossa che serve, controlla, gestisce: i benzinai. Questi lavoratori hanno margini bloccati da molti anni. «Anzi - spiega uno – è successo che in alcuni casi sono stati diminuiti arbitrariamente dalle compagnie». E poi le commissioni bancarie col pagamento con carta di credito allo 0,7% che, con il caro-carburanti, pesa sempre su di loro. Non manca l’incertezza per alcuni fornitori sui quantitativi in arrivo per i prezzi all’ingrosso.[[atex:gelocal:gazzetta-di-modena:modena:cronaca:1.41279029:gele.Finegil.StandardArticle2014v1:https://www.gazzettadimodena.it/modena/cronaca/2022/03/06/news/modena-e-il-caro-benzina-per-noi-gestori-forti-aumenti-alla-fonte-a-un-amico-sconsiglierei-di-gestire-un-impianto-1.41279029]] Nel nostro giro ci siamo occupati di una decina di distributori in vari punti di Modena città, a volta vicini tra loro. Tranne un caso, dove il distributore è un riferimento di zona, tutti, grandi e piccoli, sono preoccupati per l’inarrestabile corsa dei prezzi per i quali non si vede un limite. Preoccupano anche i clienti: spesso anche quelli fidelizzati, dovendo tagliare le spese, scelgono un distributore magari più distante ma meno caro. Ciò che emerge è che si gira meno e perché un pieno ora lo fanno in pochi mentre si preferisce fare benzina giorno per giorno “navigando a vista”. Perché il caro-carburante non è l’unico rincaro e i portafogli dei clienti sono sempre più vuoti mentre gli stipendi sono fermi da molti anni. Infine, i gestori lamentano un’Iva troppo alta, al 22%: il caro-carburanti porta alle casse dello Stato un enorme aumento di entrate a discapito del potere d’acquisto dei consumatori.[[atex:gelocal:gazzetta-di-modena:modena:cronaca:1.41279030:gele.Finegil.StandardArticle2014v1:https://www.gazzettadimodena.it/modena/cronaca/2022/03/06/news/i-prezzi-a-modena-il-6-marzo-verde-a-2-079-euro-al-litro-gasolio-al-minimo-con-1-885-1.41279030]] Ecco le voci di quattro benzinai che abbiamo incontrato. Andrea di Eni in via Canaletto di fronte all’Errenord: «I prezzi sono saliti alle stelle per i carburanti, il diesel è cresciuto di 17 centesimi. E anche per il metano soprattutto questa settimana: è arrivato quasi a due euro. Le vendite erano già calate dall’inizio dell’anno. La gente è senza soldi. Si fa fatica ad arrivare a fine mese e gli aumenti sono per tutti settori. I clienti girano meno e consumano meno. Abbiamo un calo del 20 per cento. Gli aumenti sono arrivati tutti i giorni Il margine è rimasto invariato. Siamo in una morsa. I motivi per noi restano sconosciuti, ci comunicano solo gli aumenti. Non c’è trasparenza sulle quotazioni». Alessio della Ip di via Emilia Ovest, zona Ottavo Campale: «Siamo messi molto male. Ci sono aumenti quotidiani. Giovedì il diesel e la benzina sono aumentati da 8 a 10 centesimi. In realtà, sta correndo un po’ di più il diesel e ormai i prezzi arrivano al pareggio. Non per vantarmi, restiamo bassi come prezzi di compagnia. I margini sono però sempre gli stessi per noi benzinai. Poi la differenza si vede al momento di pagare con la carta di credito. Per noi benzinai il costo di commissione è dello 0,7%. Se fai un pieno da 60 euro è un conto, se oggi lo stesso pieno e arriva a 100 euro, per noi il costo della transazione aumenta e arriva a 70 centesimi. Scaricare gli stessi quantitativi dal camion invece ci costa di più. La nostra associazione di categoria ci ha chiesto di segnalare se le consegne sono inferiori, perché c’è anche questa preoccupazione. I clienti infine sono in calo: dopo il Covid ci eravamo ripresi, ora vengono un po’ meno. Ma è un fenomeno legato la traffico. Basta guardare qui, via Emilia Ovest, è sabato mattina ed è deserta: sembra domenica all’alba». Poco più avanti in via Emilia Ovest, di fronte al Parco Ferrari, spiega Bayram di Eni: «Va male. I clienti si lamentano sempre. E noi abbiamo avuto un calo del 15-20%. Tanti che facevano il servito oggi sono passati al self service, altri vanno in giro a cercare i distributori più economici. L’unica cosa che resta fissa sono i nostri margini». Una nota cautamente positiva arriva da Giancarlo della Tamoil di via dell’Indipendenza, a Modena Est: «La crisi si sente, c’è un po’ di calo ma onestamente non posso lamentarmi: le cose vanno ancora bene, il lavoro, grazie a Dio, ce l’ho ancora». Spiega Assan dell’Eni di via Vignolese, dopo la rotatoria del Grappolo, mentre smaltisce la fila di auto in colonnate per il pieno di gpl: «I prezzi di diesel e benzina sono aumentati l’altro ieri, anche ieri, questa mattina… Oggi la benzina. Ma anche il diesel aumenta e a volte supera la benzina. È la prima volta che lo vedo, mai capitato. Per le forniture, con Eni abbiamo consegne regolari. I clienti? Molto arrabbiati. Mettono dieci euro, sembravano tanti litri e oggi è poca cosa. Purtroppo, la gente si deve spostare per lavoro e per farlo devono venire da noi, ma noi benzinai non c’entrano niente con gli aumenti». © RIPRODUZIONE RISERVATA &nbsp;

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Una corsa al rialzo iniziata lunedì e non ancora finita. Cittadini in crisi e per i benzinai gli incassi calano: -20% 