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Economia e lavoro

Gli "scarriolanti" della Cpl sono diventati una multiutility leader in Italia

di Giovanni Medici
Un impianto Cpl
Un impianto Cpl

Il gruppo di Concordia opera in tutta la penisola. Ricavi in salita e nuovi investimenti

28 maggio 2022
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La moto Guazzoni bianca e nera, simbolo di un’epoca nella quale i dirigenti della cooperativa giravano così l’Italia a controllare i cantieri, è nell’atrio della sede centrale della Cpl Concordia, vicino al monumento allo scarriolante. Una figura, quest’ultima, ormai legata ad un passato di fatica e sudore, ad un passato lungo 123 anni come la storia di questa impresa modenese, che ora guarda ad un futuro di sostenibilità.

Presidente della cooperativa, 279 milioni di euro di fatturato nel 2020, 11 sedi e 1600 dipendenti in tutta Italia (600 sono soci) è il mirandolese Paolo Barbieri, entrato con un tirocinio nel 2008 e nel 2018 diventato il presidente dell’azienda, a 33 anni. «Pensiamo al gas metano: a parte l’estrazione noi ci occupiamo di tutto il resto. Siamo una coop multiservizi che offre un pacchetto completo ad imprese, enti ed istituzioni pubbliche per un efficientamento energetico a 360°. L’aumento dei prezzi dell’energia? Mai visto prima – spiega Barbieri, il numnero uno della multiutility della Bassa – e proprio per questo sosteniamo l’idea del Governo Draghi per mettere un tetto al prezzo del metano per sostenere la nostra economia.

Dobbiamo creare valore per i nostri soci. L’anno scorso siamo tornati a distribuire un ristorno. Oggi siamo un’azienda solida economicamente e finanziariamente ma il rischio è quello di dover diminuire gli investimenti a lungo termine».

«A causa della pandemia non abbiamo potuto correre come avremmo voluto. E anche la carenza di figure professionali ci tarpa le ali. Cerchiamo dai camionisti ai plurilaureati. Ma è faticoso reperirli – sottolinea Barbieri - come peraltro succede a molti settori della nostra economia. La Regione lavora bene nel campo della formazione ma ormai qui a Concordia sulla Secchia arrivano in tantissimi dal basso mantovano, dal ferrarese, dal rovigotto…».

Il presidente di Cpl Concordia nell’ultimo contratto integrativo ha garantito ai dipendenti (il 15% sono donne) fino a 2 giorni a casa la settimana in smart working, se le mansioni da svolgere lo consentono ovviamente, con tanto di buoni pasto. Poi ci sono i premi di studio per i figli dei soci e la banca delle ore. L’impegno a favore del territorio di Cpl Concordia viene ricordato da Barbieri spesso e volentieri: ne è un esempio l’apertura dell’hotel Concordia di S.Possidonio, di proprietà della cooperativa, sia per i pazienti affetti da Covid-19 sia per i profughi afgani.

Non dimenticare chi è in difficoltà è giusto ma è doveroso anche ricordare quello che questa azienda ha passato proprio dieci anni fa a causa del sisma, che provocò a Cpl 15 milioni di danni e riempì il parcheggio esterno di tendoni e prefabbricati per i dipendenti rimasti senza stabili dove lavorare. Il PNRR garantisce ottime prospettive per chi lavora nel settore dell’energia e dell’ambiente: pensiamo agli interventi nel campo del fotovoltaico, dell’idrogeno, o quelli decisi per ospitare un rigassificatore a Ravenna.

«Siamo tra i protagonisti italiani nel campo del GNL, il Gas Naturale Liquefatto. In Sardegna abbiamo già completato una decina di impianti per la distribuzione del metano e la produzione di energia termica ed elettrica, il primo ad Arborea, e operiamo anche attraverso Polargas, società del gruppo specializzata nella distribuzione e vendita del GNL».

E l’idrogeno?

«Siamo sul pezzo, come si dice. Stiamo studiando come proporci alle imprese in questo campo, che si potrà applicare però nel medio termine, accompagnando chi vuole investire in questa nuova tecnologia realizzando e gestendo gli impianti. Per un futuro di sostenibilità – prosegue Barbieri - l'idrogeno è una grande opportunità di produrre energia all'interno dell'infrastruttura anche produttiva del paese. Parliamo di idrogeno verde, quindi dove si utilizza energia come fotovoltaico ed eolico per produrre la molecola di idrogeno. Noi vogliamo metterci all'interno di questa filiera per realizzare sia nuove forme di produzione di energia verde sia portare un pacchetto completo per i clienti finali, imprese private o municipalità che siano».

Tra i Comuni che Cpl Concordia serve ci sono Roma, Napoli, la Città metropolitana di Bologna, e poi l’Università di Bologna e gli Uffizi di Firenze. Il Bilancio 2021 sarà approvato il 10 giugno ma Barbieri conferma che si dovrebbe andare ad un’ulteriore crescita del fatturato. Insomma un altro bilancio che testimonia l’ottimo stato di salute della multiutility. Nel gennaio 2021 un pool di banche capeggiate da Bper ha concesso all’azienda presieduta da Barbieri 43 milioni di finanziamento, nell’ambito del decreto Liquidità con garanzia Sace, destinato a finanziare investimenti, costi del personale, capitale circolante, stabilimenti produttivi e attività situate in Italia, sostenendo la società nella fase di ripresa post-emergenza sanitaria e continua crescita. «Ho sentito le banche in questi anni molto vicine, anche a livello personale. Hanno avuto fiducia – conclude Barbieri - nei nostri fondamentali e nella nostra credibilità». L’attenzione alla sostenibilità dell’impresa di Concordia è dimostrata anche da un progetto realizzato tra novembre e febbraio a Concordia e San Possidonio e inaugurato il mese scorso, e che ha portato alla messa a dimora di 2.000 giovani alberi: il tutto grazie al sostegno di Cpl Concordia nell’ambito del programma Earth Care-our Present for Future a cui la società ha dato vita nel 2020 per un impegno complessivo di 6.000 piante.

L’intervento di forestazione urbana rientra in Mosaico Verde, campagna nazionale ideata e promossa da AzzeroCO2 e Legambiente. Il progetto ha interessato nello specifico tre aree in via Magonza in località Ponte Rovere a San Possidonio, in via Valdisole nella frazione di Fossa – dove si trova l’oasi faunistica omonima - e il sito di fronte alla Scuola secondaria di primo grado Zanoni di Concordia.

Incrementando la superficie boscata si favorisce la mitigazione delle emissioni inquinanti e delle alte temperature estive contribuendo, allo stesso tempo, alla salvaguardia e all’incremento delle biodiversità locali. Una particolarità del progetto modenese prevede la manutenzione di queste aree verdi ad opera dell’impresa Onyva, cooperativa sociale che si occupa del reintegro al lavoro di persone svantaggiate e che già collabora con Cpl Concordia. L’azienda ha inoltre finanziato nel pistoiese l’adozione di 400 uliveti abbandonati, che verranno così salvati. l