MODENA Le nuove frontiere della gastroenterologia sono state al centro del convegno “Back to the Future”, organizzato questo fine settimana dalla Gastroenterologia ed Endoscopia digestiva dell’Ospedale civile di Baggiovara, diretta dalla dottoressa Rita Conigliaro. Scopo dell’iniziativa è stato fare il punto sull’evoluzione diagnostica e terapeutica delle patologie gastrointestinali in un’ottica di presa in carico complessiva del paziente, come ha dimostrato lo scorso giovedì la lectio magistralis del prof. Peter Malfertheiner, direttore della Clinica di gastroenterologia, epatologia e infettivologia Otto-von-Guericke Universität Magdeburg introdotta dalla professoressa Roberta Gelmini, Direttore della Chirurgia generale d’urgenza e Oncologica del Policlinico, dal titolo “Le diverse forme di gastriti correlate ai tumori dello stomaco”.[[atex:gelocal:gazzetta-di-modena:site:1.41507409:gele.Finegil.Image2014v1:https://www.gazzettadimodena.it/image/contentid/policy:1.41507409:1656261298/image/image.jpg?f=detail_558&h=720&w=1280&$p$f$h$w=d5eb06a]] «Dopo questi ultimi due anni così difficili – ha spiegato la dottoressa Rita Conigliaro - abbiamo voluto organizzare un incontro in presenza per creare un’occasione di confronto fra professionisti. Siamo ripartiti da dove ci eravamo lasciati nel gennaio 2009 in occasione del nostro primo congresso a Modena “Back to the future”, riproponendo sullo stesso filone logico una versione d’incontro 2.0. Se mai ce ne fosse stato bisogno un aspetto che la pandemia ha messo ancora più in evidenza è che per garantire l’eccellenza in sanità non basta essere all’apice delle abilità tecniche ma è necessario saper gestire correttamente tutto il percorso, dal sintomo alla terapia e interpretare i bisogni dei pazienti nel luogo giusto al momento giusto».[[atex:gelocal:gazzetta-di-modena:site:1.41507410:gele.Finegil.Image2014v1:https://www.gazzettadimodena.it/image/contentid/policy:1.41507410:1656261298/image/image.jpg?f=detail_558&h=720&w=1280&$p$f$h$w=d5eb06a]] Il convegno ha visto la partecipazione di oltre 40 esperti italiani e stranieri e le diverse sessioni di venerdì e sabato si sono articolate per macro-temi. La prima dedicata all’esofago e ai disturbi motori e patologie correlate al reflusso gastroesofageo; la seconda all’endoscopia bariatrica o dell’obesità, nuovo filone che si sta sviluppando parallelamente alla chirurgia per pazienti affetti da obesità intermedia; la terza sessione si è invece occupata delle lesioni gastriche precancerose o tumori in stadio iniziale approfondendone i nuovi approcci mininvasivi endoscopici. Il secondo giorno di convegno è stato tutto incentrato sui nuovi sviluppi dove la robotica e l’intelligenza artificiale si avviano a diventare parti importanti del percorso di diagnosi e cura: «Ovviamente i mezzi non sostituiscono l’uomo - ha specificato Conigliaro ma imparando dall’uomo la macchina standardizza le interpretazioni e gli automatismi, prevenendo errori tecnici». In Endoscopia a Modena peraltro già è presente una macchina per la “Videocapsula endoscopica” (una pillola che tramite una telecamera miniaturizzata esplora l’intestino) che è dotata di Intelligenza artificiale e segnala all’operatore le lesioni che interpreta come patologiche. «Una endoscopia così avanzata rappresenta uno dei cardini dell’approccio multidisciplinare al paziente complesso, neoplastico e non, ed è una grande alleata della chirurgia – commenta la prof. Roberta Gelmini, Direttore della Chirurgia Generale d’Urgenza e Oncologica del Policlinico che ha moderato la sessione sulla patologia gastrica - sia per la diagnosi precoce e accurata delle lesioni sia perché lascia alla chirurgia i pazienti correttamente stadiati e selezionati, premessa decisiva per un buon esito di ogni intervento chirurgico».l &nbsp;

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“Back to the Future”, convegno sulle nuove frontiere della gastroenterologia La dottoressa Conigliaro: «Per garantire eccellenza dobbiamo interrogarci su tutto»

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