Gazzetta di Modena

Modena

Coronavirus a Modena
Coronavirus

Carpi Ospedale Ramazzini: chirurgia, focolaio Covid Stop all’attività programmata

Serena Arbizzi
Carpi Ospedale Ramazzini: chirurgia, focolaio Covid Stop all’attività programmata

Quindici pazienti infetti: erano entrati con tampone negativo

01 luglio 2022
2 MINUTI DI LETTURA





CARPI L’attività chirurgica programmata è stata sospesa al Ramazzini. La causa è data dalla positività al Covid riscontrata prima in alcuni pazienti, successivamente nel personale sanitario.

I pazienti che sono risultati positivi al Coronavirus erano entrati con tampone negativo in ospedale. È stato dunque disposto un piano straordinario di tamponi tra gli operatori sanitari dell’area chirurgica, che ha consentito di rilevare alcune positività.

In tutto, i pazienti risultati infetti al Covid sono quindici, mentre tra il personale sanitario sono sette coloro che hanno contratto il virus.

Di conseguenza, l’azienda sanitaria ha disposto la sospensione dell’attività chirurgica programmata, con la rassicurazione, però, che verrà riattivata prima possibile.

«Riprenderà a breve la regolare attività chirurgica programmata presso l’ospedale Ramazzini di Carpi – rassicura l’Ausl – ridotta per alcune discipline a partire da oggi a seguito del riscontro, grazie ai piani di screening aziendali, di alcune positività al Covid tra i ricoverati».

Il caso è emerso venerdì scorso, quando hanno iniziato ad affiorare le positività tra i ricoverati nel reparto del Ramazzini. Si sono poi disposte tutte le misure necessarie per monitorare la situazione e tenerla sotto controllo il più possibile. Ciò ha portato alla sospensione dell’attività chirurgica programmata.

«In particolare – conferma l’azienda sanitaria nello spiegare quanto accaduto in ospedale – a partire da venerdì 24 giugno sono emerse progressivamente quindici positività tra i pazienti, tutti ricoverati con tampone negativo all’ingresso in reparto».

«Per massima precauzione – aggiunge l’Ausl – la direzione sanitaria del Ramazzini in accordo con la sorveglianza sanitaria aziendale ha predisposto un piano straordinario di tamponi agli operatori sanitari dell’area chirurgica, riscontrando sette positività. Sia gli operatori che i pazienti positivi sono in buone condizioni, per la stragrande maggioranza asintomatici per il Covid».

«La concomitanza con alcuni operatori in ferie e altri in malattia diversa dal Covid – rimarca nuovamente l’Ausl – ha fatto propendere per la riduzione cautelativa dell’attività chirurgica, che, come già riportato, riprenderà a breve». l