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Bassa Modenese La scia di danni del maltempo: alberi e pali caduti, tegole volate

Bassa Modenese La scia di danni del maltempo: alberi e pali caduti, tegole volate

Il forte vento costringe ad un intenso lavoro pompieri, Polizia locale e tecnici La grandine danneggia frutta e uva e il fuoco distrugge le rotoballe in campagna

06 luglio 2022
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BASSA MODENESE Una notte di lavoro intenso con i vigili del fuoco che hanno dovuto sfruttare tutti i mezzi a propria disposizione, facendo convergere nella Bassa le squadre un po’ di tutta la provincia a supporto dei colleghi di San Felice e dei volontari di Finale e Mirandola. Una notte che ha fatto da preludio alla luce del sole, fondamentale per rendersi conto dei danni provocati dal forte vento, dalla pioggia e dalla grandine di lunedì sera. E così è iniziata una sorta di conta dei danni un po’ in tutti i Comuni: da Finale a Mirandola, da Cavezzo a Carpi a Novi.

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Soliti problemi si sono verificati con le alberature, molte delle quali già in condizioni precarie – è ormai abitudine per molti Comuni dare incarichi agli agronomi per censire e mappare le piante pericolose e che andrebbero abbattute – cadute sulle strade, nei giardini pubblici e privati e sui cavi del telefono e dell’elettricità. A tal proposito i vari tecnici delle società hanno dovuto ripristinare le connessioni, lavorando nel corso della mattinata.

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Situazione più complessa sul fronte degli incendi visto che si sono registrati almeno tre roghi innescati dalla caduta di fulmini. Di quello avvenuto a Reno Finalese che ha visto un fronte di oltre 400 metri, ha lambito alcune case e ha imposto l’intervento di diverse squadre di pompieri abbiamo già dato conto nell’edizione di ieri ed è stato spento soltanto a notte inoltrata. A Novi, in via Bollitora, sono andate in fiamme 200 rotoballe accatastate in un campo dell’azienda agricola Accorsi Ad intervenire per primi e a circoscrivere le fiamme – rende noto Coldiretti – sono stati gli agricoltori confinanti arrivati con le botti e le attrezzature aziendali per distribuire acqua e spostare le altre rotoballe evitando così che l’incendio si propagasse. Un terzo rogo si è invece acceso a San Possidonio a ridosso dell’argine del Secchia.

Lavoro senza sosta anche per la Polizia locale che ha supervisionato tutte le operazioni: già nel corso della serata di lunedì gli agenti dei vari paesi avevano provveduto – in collaborazione con i carabinieri e la Protezione civile – a chiudere le strade più pericolose e anche ieri mattina le pattuglie hanno seguito le varie attività. A Mirandola, ad esempio, gli operatori sono stati anche a San Martino dove un palo è caduto sulla recinzione della scuola; i colleghi dell’Area Nord e di Finale, invece, si sono concentrati soprattutto sulle barriere dei cantieri danneggiate dal vento.

Sul fronte agricolo è invece Coldiretti a fare il punto: «A Mirandola è stato il vento a provocare i danni maggiori con capannoni e stalle che sono state scoperchiate, filari di vigneti abbattuti e serre divelte. A San Felice e Camposanto si registrano perdite di frutta e uva a causa della grandine».

«La pioggia – ricorda Coldiretti Modena – è attesa per combattere la siccità ma per essere di sollievo deve durare a lungo, cadere in maniera costante e non troppo intensa, mentre i forti temporali, soprattutto con precipitazioni violente provocano danni poiché i terreni non riescono ad assorbire l’acqua che cade tende ad allontanarsi per scorrimento provocando frane e smottamenti. Siamo di fronte in Italia alle conseguenze dei cambiamenti climatici con il moltiplicarsi di eventi estremi e una tendenza alla tropicalizzazione. Il risultato è un conto per l’agricoltura di 14 miliardi di euro in un decennio, tra perdite della produzione nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture».l

F.D.

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