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Pavullo. Pierotti da record: passione per i cappelli da cinque generazioni

Daniele Montanari
Pavullo. Pierotti da record: passione per i cappelli da cinque generazioni

Una passione portata avanti da cinque generazioni, in nome di fascino, eleganza e anche goliardia. È quella per i cappelli, che da 120 anni è il tratto distintivo dei Pierotti e del loro negozio in via Giardini 33, in centro a Pavullo di fronte allo storico bar Zanotti.

07 agosto 2022
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Pavullo Una passione portata avanti da cinque generazioni, in nome di fascino, eleganza e anche goliardia. È quella per i cappelli, che da 120 anni è il tratto distintivo dei Pierotti e del loro negozio in via Giardini 33, in centro a Pavullo di fronte allo storico bar Zanotti.

Una delle più affascinanti storie commerciali del paese, partita a inizio ’900 con l’arrivo da Castelnuovo in Garfagnana di Emanuele Pierotti, trisnonno di Gabriel che rappresenta l’ultima generazione e sta mandando avanti l’attività sposando vecchio e nuovo, con tanto di vetrina social e video su Facebook e Instagram. In mezzo ci sono Aristide Pierotti (il suo bisnonno), il nonno Ezio e suo papà Roberto, tuttora al suo fianco nell’attività, che conta anche su Monica e Alice, sorelle di Gabriel. È al nonno Ezio che si deve, negli anni ’60, la svolta che ha portato all’ampliamento e alla definitiva affermazione sul mercato, nel periodo del boom economico. Ma allora era un’epoca in cui tutti gli uomini praticamente portavano il cappello. Tanto da giustificare l’esistenza di negozi specializzati nella vendita, di cui la Cappelleria Pierotti rappresenta oggi un unicum in montagna e tra le pochissime realtà provinciali.

I tempi sono cambiati, e anche i gusti. Con essi si è ampliata l’offerta dei Pierotti, che adesso contempla anche borse da donna, portafogli, foulard, ombrelli, sciarpe, guanti, borselli, cinture, marsupi, valigie e pelletteria varia. Però il cuore batte sempre per cappelli e berretti, in negozio così come nei mercati settimanali in cui il banco dei Pierotti non manca mai: Scandiano, Zocca, Serra, Vignola, Vidiciatico (a luglio e agosto) e Pavullo, più le varie fiere. «Il cappello è un oggetto speciale – sottolinea Gabriel – dà protezione ed è segno di classe ed eleganza. Ma anche di goliardia e voglia di vita. Da qualche anno sta tornando tanto di moda, e piace molto ai giovani. Noi abbiamo sempre puntato sulla qualità del made in Italy, a cui si devono i più grandi marchi del mondo, come Barbisio e Borsalino. È un onore inserirsi in questa tradizione, fatta anche di modelli che non passano, e allo stesso tempo guardare al futuro. Io cerco sempre più di promuovere l’attività sui nuovi canali: vendite online, consegne a domicilio e messaggi social, specie per lepresenze ai mercati».

Un approccio di marketing naturale per uno laureato in Economia aziendale. «Non ci ho pensato due volte a portare avanti l’attività di famiglia – dice sicuro – già da bambino venivo a fare i mercati con mio nonno e mio papà durante le vacanze. Crescendo la passione è diventata qualcosa di sempre più forte. Ho sempre amato tanto anche il contatto con la gente ai mercati, che sono impegnativi, ma regalano tante soddisfazioni». l