Gazzetta di Modena

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I danni nella Bassa

Maltempo: in hotel due famiglie evacuate a San Felice. La Regione inizia la conta dei danni nella Bassa a Parma e nel Ferrarese

Maltempo: in hotel due famiglie evacuate a San Felice. La Regione inizia la conta dei danni nella Bassa a Parma e nel Ferrarese

18 agosto 2022
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SAN FELICE.  Sono state ospitate in hotel due delle undici famiglie evacuate precauzionalmente, la scorsa sera, da una palazzina di via Lavacchi a San Felice su Panaro, nel Modenese, dopo che il forte vento ha divelto il tetto della palazzina che ospita le loro abitazioni.

Le altre nove famiglie hanno trovato riparo autonomamente. Al momento i Servizi sociali del Comune sono al lavoro per trovare soluzioni all'emergenza. Nella cittadina emiliana al campo volo di via Perossaro sono stati completamente distrutti gli hangar in cui erano collocati sette aerei e due deltaplani che hanno riportato ingentissimi danni. Il vento forte, spiega l'Amministrazione, ha poi danneggiato la piscina comunale e il nuovo centro sportivo, sradicando decine di alberi da poco piantumati nel vicino parco Estense. Ingenti anche i danni provocati all'agricoltura in tutto il Comune, con la raccolta delle pere che era al via o appena iniziata in diverse aziende agricole.

A seguito del maltempo sono caduti anche pali telefonici e della luce, la cartellonistica stradale e centinaia di alberi anche di privati. Al lavoro fin dalla notte la Polizia locale, i Vigili del Fuoco, gli operai dell'ufficio tecnico comunale, i volontari di Protezione Civile Al momento, sottolinea il Comune di San felice sul Panaro non è possibile avanzare una stima dei danni visto che molte aziende sono chiuse per ferie e anche diverse abitazioni sono vuote perché gli occupanti sono in vacanza. Nel frattempo è stato ha attivato il Coc-Centro operativo comunale.

E nel Modenese, a Prignano, lungo la strada provinciale 19, i tecnici della Provincia di Modena, con la collaborazione del personale del Comune, hanno rimosso questa mattina un albero caduto sulla carreggiata senza coinvolgere mezzi in transito o persone. 

LA REGIONE MOBILITATA

È partita la conta dei danni del maltempo che ieri sera ha colpito la bassa modenese e il ferrarese. Stamattina, poi, nuovi danni in provincia di Parma, con grandine in particolare nell’Alta Val Taro.

Domani il presidente della Regione Emilia-Romagna incontrerà il sindaco e le autorità locali a Bondeno, il territorio più colpito dagli eventi delle ultime ore, alle 10 presso il Municipio, dove sarà fatto il punto della situazione. Seguirà quindi un sopralluogo nelle aree interessate dai danneggiamenti. Sarà presente anche il direttore dell'Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile.

Proprio l’Agenzia, con propri dirigenti e tecnici, da stamattina sta partecipando alle riunioni dei Centri operativi comunali (Coc). In collaborazione con le amministrazioni locali, sta intervenendo per il ripristino della normalità e ha avviato un primo censimento delle criticità e dei danni a privati, imprese e patrimonio pubblico. Servirà per procedere, nei prossimi giorni, a dichiarare lo stato di crisi regionale e avviare il percorso amministrativo per l’accesso al Fondo regionale di protezione civile, per i rimborsi a privati e imprese.

Confermata l’allerta “gialla” sull’Emilia-Romagna fino alla mezzanotte di venerdì.


Nel Ferrarese
La situazione più grave riguarda il territorio di Bondeno, dove sono stati scoperchiati i tetti di almeno 30 abitazioni e alcune aziende. Interessate, oltre al capoluogo, anche le frazioni di Ponte Rodoni, Settepolesini e Salvatonica.


Al momento però nessuna famiglia ha deciso di abbandonare la propria casa. Solo sette donne e due bambini, accolti presso una struttura di un’associazione no profit, hanno lasciato l’immobile danneggiato che li ospitava per trascorrere la notte in albergo.

Un albero è caduto su una palestra comunale, danneggiandone parzialmente la copertura.
A Boara, località del comune di Ferrara, una gru di servizio presso un cantiere di ristrutturazione edilizia a causa del forte vento è caduta su alcune villette a schiera e appartamenti vicini, rendendone uno inagibile.

I Vigili del Fuoco sono impegnati in queste ore nelle operazioni di copertura dei tetti divelti, con contestuale verifica dell’agibilità dei locali interessati dai danni. I volontari della Protezione civile sono subito intervenuti per il ripristino della viabilità principale, che è stata riaperta.

Tra le strade che erano interrotte per la caduta di alberi, anche le provinciali di Ficarolo e Cento. Ora l’impegno massimo è rivolto alla viabilità secondaria. 


Nel Modenese
Nel modenese, le criticità principali riguardano San Felice sul Panaro dove il vento ha scoperchiato il tetto di una palazzina, nella quale tre appartamenti sono stati dichiarati inagibili in attesa di ulteriori aggiornamenti e interventi.

Due famiglie, per un totale di 4 persone, la scorsa notte sono stati collocate in albergo; altri hanno preferito rivolgersi a parenti o amici. Si sta procedendo alla rimozione di alberature pericolanti. In corso le verifiche presso le aziende della zona industriale e al Campo Volo, dove la furia del vento ha distrutto gli hangar in lamiera dei velivoli da diporto. Consistenti i danni all’agricoltura.

Nel Parmense
Stamattina una forte perturbazione ha colpito invece le alte Val Taro e Val Ceno, in provincia di Parma, con danni diffusi ad autoveicoli, tetti e lucernari, oltre a piante e rami caduti al suolo. A Bedonia, in particolare, sono entrati in azione gli spartineve per rimuovere circa 20 centimetri di grandine dalle strade.

Numerose frazioni sono rimaste disalimentate dalla corrente elettrica. A Compiano un albero è crollato su una casa, a Tornolo è saltata anche la corrente elettrica. Danni anche a Varsi e ad Albareto, dove la grandine ha divelto il tetto di un’azienda agricola in località Codogno. A Bore danneggiata la copertura dell’ex colonia Leoni, ora adibita ad asilo/biblioteca.

LA SITUAZIONE IN CAMPAGNA 

Il maltempo che si è abbattuto sulla bassa modenese nel tardo pomeriggio di ieri, con  forte vento e grandinate ha colpito duramente anche la campagna. E’ quanto riferisce Coldiretti Modena dopo i primi sopralluoghi in campo effettuati dai tecnici dell’associazione nel corso della mattinata.

A provocare i danni maggiori dell’ennesima ondata di maltempo – riferisce Coldiretti Modena - è stato il vento che da San Felice al carpigiano passando per tutta la bassa modenese si è abbattuto con violenza su coltivazioni e strutture. Le coltivazioni di pere  - informa Coldiretti– sono state colpite proprio nel periodo prossimo alla raccolta, come per le pere Abate a Mirandola per le quali si registrano perdite anche del 50% dei frutti, o addirittura nel pieno della raccolta come nel caso della varietà William.

A fare le spese della furia del vento anche i vigneti che nel carpigiano sono stati ribaltati o il mais che è stato allettato rendendo difficili le operazioni di mietitura che partiranno a breve. Il maltempo non ha risparmiato le strutture – ricorda ancora Coldiretti – con capannoni e ricoveri attrezzi scoperchiati o serre divelte come a San Felice.

Coldiretti raccomanda alle imprese colpite di avviare immediatamente le denunce alle proprie compagnie assicurative soprattutto per i danni alle produzioni (frutta, mais, soia, pomodoro, ecc.), che ai fabbricati ed impianti. È possibile anche segnalare, ai fini di eventuale delimitazione ai sensi della vigente normativa, i danni subiti attraverso il sito della Regione Emilia-Romagna.

La pioggia – sottolinea Coldiretti Modena – era attesa per combattere la siccità ma per essere di sollievo deve durare a lungo, cadere in maniera costante e non troppo intensa, mentre i forti temporali, soprattutto con precipitazioni violente, provocano danni poiché i terreni non riescono ad assorbire l’acqua che cade violentemente e tende ad allontanarsi per scorrimento.

Siamo di fronte alle evidenti conseguenze dei cambiamenti climatici anche in Italia dove l’eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai la norma, con una tendenza alla tropicalizzazione che – conclude la Coldiretti – si manifesta con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi che compromettono le coltivazioni nei campi con perdite della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne.