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Carpi. Via la luce, cena con le torce

Gabriele Canovi
Carpi. Via la luce, cena con le torce

Succede al Fattoria Maria: in cucina si impasta grazie alle “poldine” «Senza corrente dalle 19 e sala allagata, una serata al lume di candela»

19 agosto 2022
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CARPI Una serata diversa, d’altri tempi. Cena al lume di candela all’insegna di romanticismo e intimità, pochi piatti sul menù, in cucina niente forno e soprattutto... niente luce in tutto il locale e sala allagata.

Quella che sembra l’idea di una cena “speciale” – ormai sempre più di moda con le più stravaganti delle proposte – è in realtà la serata vissuta mercoledì al Fattoria Maria dagli oltre venti commensali e dallo staff del ristorante. Una serata partita male, con l’acquazzone che si è abbattuto su Carpi e tutta la zona della Bassa, ma terminata col sorriso.

Tutto è iniziato poco prima delle 19, quando Erico, titolare del ristorante insieme alla famiglia, era pronto ad accogliere i primi clienti. Che effettivamente sono arrivati, insieme, però, a un forte nubifragio. Ad andarsene, invece, è stata la corrente elettrica: «Tempismo perfetto – commenta Erico – i primi clienti sono arrivati mentre noi eravamo scalzi a cercare di spazzare via l’acqua dal salone. Una situazione comica, abbiamo fatto un po’ di cinema e anche i clienti sembravano divertirsi».

Da lì, è stato un continuo crescendo di difficoltà per lo staff del ristorante, che però ha risposto colpo su colpo: «Quando ha iniziato a piovere – continua – il ripetitore di energia di fianco al ristorante non ha retto e siamo rimasti senza corrente. Ci siamo arrangiati come potevamo, riempendo i tavoli e le sale di lampade, tipo “poldine”, e di candele. Così abbiamo detto ai clieni che eravamo senza corrente e che avremmo potuto fare solo alcuni piatti del menù». Gnocco fritto tirato a mano, salume, i primi sui fornelli a gas e gli antipasti. Un menù ridotto che non ha spaventato i commensali: «Sono stati estremamente collaborativi e disponibili – sottolinea Erico – hanno assistito a tutti i tentativi dei tecnici di riattivare la corrente, che vanno ringraziati per aver lavorato fino alle 3,40. È stata una serata diversa dalle altre, ma ci siamo divertiti. Impastare senza luce e cucinare con le torce è stata un’esperienza quasi simpatica, abbiamo cercato di prenderla sul ridere».

Divertimento, certo, anche qualche momento di difficoltà: «Fare il servizio ai tavoli senza luce non è propri semplice – sottolinea Erico – oppure correre da una parte all’altra del ristorante con la lampada o la torcia in mano. Senza corrente, poi, anche i frigoriferi e i freezer hanno smesso di funzionare, ma fortunatamente siamo riusciti a salvare tutti i prodotti. Li abbiamo aperti in fretta e furia e, essendo nuovi, hanno retto il cambio di temperatura. Sicuramente è andata meglio ai commensali, che si sono potuti gustare una bellissima serata romantica al lume di candela avvolti nel buio delle campagne carpigiane». Insomma, come si suol dire, tutto è bene quel che finisce bene. l

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