Modena. Centro Ferriere, un altro pezzo in meno: Euronics trasloca alla Rotonda
L’area, incompiuta e con zone recintate, perde il maxistore di elettronica in via Lamborghini
MODENA. Lo “svuota negozio” è annunciato sui volantini e pubblicizzato anche con un camion vela che gira per tutte le strade della città. Euronics-Dimo si prepara a lasciare il Centro Ferriere dopo otto anni per trasferirsi all’interno del centro commerciale La Rotonda, in strada Morane, dove l’inaugurazione dei nuovi locali è annunciata per giovedì 13 ottobre.
Si svuota il negozio di via Lamborghini, con sconti fino al 70% sui prodotti esposti, e si svuota un po’ di più anche il Centro Ferriere, un’area che dopo dieci anni dalla sua realizzazione – mai portata a termine – sembra non riuscire a trovare una prospettiva verso la sua compiutezza.
Nessuno sa ancora con certezza se la struttura che sarà liberata dal maxistore di elettronica avrà presto un nuovo “inquilino”, nemmeno gli esercizi commerciali situati negli altri palazzi; qualcuno vocifera che possa essere un altro colosso dell’elettronica, in una sorta di trasloco a catena che però non sembrerebbe immediato. Visto il contesto generale e l’ampiezza dei locali – disposti su due piani – il potenziale interessato dovrebbe senz’altro avere i requisiti della grande impresa.
Senza certezze, non resta che registrare la prossima chiusura di Euronics-Dimo, che inaugurò il maxistore al Centro Ferriere nel dicembre del 2014. Lo “svuota negozio” scatterà domani e si concluderà domenica 9 ottobre, poi i locali saranno liberi e solo in quel momento si capirà per quanto tempo. Non si dovessero riempire entro breve, per il Centro Ferriere si tratterebbe di un altro pezzo perso e di un nuovo problema da affrontare. Con conseguenti effetti anche sulla situazione di abbandono in cui versa gran parte dell’area, ben lontana dall’essere quel centro avveniristico progettato su carta tra il Museo Enzo Ferrari e lo stabilimento della Maserati. In particolare il parcheggio coperto accanto al maxistore, oltre al vicino sottopasso ex Benfra, dove situazioni di degrado vengono ciclicamente denunciate dai residenti. Senza dimenticare il cuore dell’area, quella piazza “work in progress” ormai da anni e ancora recintata, con al centro la vecchia laminatrice come monumento irraggiungibile. La stessa piazza che, secondo il progetto, avrebbe dovuto essere “un’isola verde cinta dall'acqua, fulcro centrale da vivere e respirare”. Perché le ex Acciaierie Ferriere, dismesse definitivamente agli inizi degli anni Ottanta, avrebbero dovuto essere al centro di un “rinascimento socio-culturale” in un'area industriale bonificata. Secondo il progetto, il Centro Ferriere si sarebbe dunque sviluppato attorno alla vasta piazza centrale non solo con le due futuristiche torri in acciaio e vetro, sede di uffici e attività imprenditoriali, con due palazzine ad uso residenziale, altri edifici destinati ad ospitare attività commerciali e parcheggi interrati, ma anche con un “multimedia center”, dotato di biblioteca e centro congressi, e persino con un hotel. La realtà, rispetto ai rendering, è ben diversa e con il passare degli anni la realizzazione del progetto si è letteralmente bloccata.
Uno dei colpi più duri da affrontare, per il Centro Ferriere, fu sicuramente stato il fallimento della Trenkwalder, l’agenzia per il lavoro che occupava con i suoi uffici un’intera torre, interamente svuotata nel 2018. Ora l’addio di Euronics-Dimo, per tutt’altra ragione, prospetta lo scenario di un altro spazio vuoto da provare a riempire in fretta. Magari per dare impulso al rilancio di un’area che avrebbe dovuto proiettare la città di Modena al futuro.