Vignola &laquo;Ecco, vede, non &egrave; informata!&raquo; &egrave; questa la risposta un po’ brusca e poco educata che uno dei capitreno della linea Vignola-Bologna ha rivolto a Elisabetta Federzoni, mamma di Agata, qualche giorno fa. La donna si era recata a bordo treno per chiedere informazioni riguardo a un eventuale biglietto agevolato per minori disabili. Agata, infatti, &egrave; una bambina vignolese di 9 anni con un enorme capacit&agrave; artistica, talmente grande da riuscire a soppiantare la sua impossibilit&agrave; a parlare e a camminare. Quando i genitori si sono accorti di questa incredibile forma di espressione di Agata, hanno aperto diversi canali social (con il nome di &egrave; super_aghi) attraverso i quali la loro piccola artista pu&ograve; commercializzare le sue prime opere d’arte (principalmente dipinti) e gettare le basi per un possibile sbocco lavorativo. Ecco, questa &egrave; Agata e la sua mamma Elisabetta, come dicevamo, era salita a bordo di uno dei treni che da Vignola portano a Bologna per chiedere informazioni su eventuali agevolazioni per Agata che &egrave; in sedia a rotelle. Il treno era fermo in stazione a Vignola e i controllori, ai quali Elisabetta si &egrave; rivolta per primi, le hanno consigliato di chiedere informazioni al capotreno. &laquo;Sono salita sul treno e ho provato a raggiungere la cabina di comando – spiega Elisabetta – Ma la carrozzina di Agata non passava tra i sedili. Cos&igrave;, a notevole distanza, inizio a porgere le mie domande al capotreno che per&ograve; rimane seduto nei primi sedili vicino alla cabina&raquo;. Elisabetta spiega che &egrave; stata costretta a parlare a voce molto alta per farsi sentire dal capotreno, il quale, non ha dimostrato grande disponibilit&agrave;. &laquo;Perch&eacute; la bambina non dovrebbe pagare?&raquo; chiede il capotreno dopo che la donna aveva domandato per eventuali agevolazioni. Elisabetta, un po’ attonita, spiega che sua figlia, presente alla scena, potrebbe aver accesso a una scontistica in quanto disabile. Il capotreno, rispondendole che avrebbe dovuto registrarsi sul portale di Trenitalia, finisce per spazientirsi, dicendo a Elisabetta che, in ogni caso, si sarebbe dovuta informare prima. Elisabetta, che non aveva nessuna intenzione di partire in quel momento e che stava appunto chiedendo chiarimenti in vista del prossimo viaggio, scende , concludendo con il capotreno che si sarebbe informata, dal momento che non era nemmeno al corrente che la linea Vignola-Bologna fosse passata sotto la direzione di Trenitalia. &laquo;Ecco, vede, non &egrave; informata!&raquo; Elisabetta, poi, racconta : &laquo;Ieri mi ha telefonato un addetto della societ&agrave; che si &egrave; profondamente scusato e mi ha fornito tante informazioni utili&raquo;. E proprio Trenitalia Tper: &laquo;Alla mamma e alla giovane figlia vanno, in primo luogo, le nostre scuse per quanto accaduto. Lo abbiamo ribadito anche con una mail alle dirette interessate. La lettera con il racconto di quanto accaduto &egrave; arrivata sabato mattina e ieri ci siamo subito attivati per rispondere. In pi&ugrave; abbiamo chiesto qualche dettaglio in pi&ugrave;, come giorno e orario, per accertare nel miglior modo possibile quanto accaduto. Come azienda puntiamo molto sugli aspetti di relazione, tanto che i nostri operatori vengono formati in modo specifico. Questo caso, che purtroppo si &egrave; verificato, vnon riguarda certo tutti i dipendenti. Allo stesso modo interverremo perch&eacute; non si ripeta&raquo;. Trenitalia Tper aggiunge: &laquo;Abbiamo fornito anche alcune indicazioni alla signora per quanto riguarda i servizi relativi ai passeggeri in carrozzina. Per esempio come usufruire della “carta blu” che permette agli accompagnatori di viaggiare gratis. Oppure quali sono i servizi che mettiamo a disposizione e soprattutto dove informarsi nel migliore dei modi. Le stazioni di Vignola e Bologna, cos&igrave; come i treni che servono la tratta, sono funzionali per gli utenti che usufruiscono di una carrozzina e, come detto, sono presenti anche i gi&agrave; citati servizi&raquo;l &nbsp;

Vignola &laquo;Ecco, vede, non &egrave; informata!&raquo; &egrave; questa la risposta un po’ brusca e poco educata che uno dei capitreno della linea Vignola-Bologna ha rivolto a Elisabetta Federzoni, mamma di Agata, qualche giorno fa. La donna si era recata a bordo treno per chiedere informazioni riguardo a un eventuale biglietto agevolato per minori disabili. Agata, infat...

A_162041107A_162041107_L9K_WEB

F6EC6C23-3B2E-491B-B407-345DB85D0F479NWE_WEB

CFF8700D-0BCB-4331-805C-160D97DF330F_WEB

Il caso

 Le parole di Elisabetta, mamma di Agata che tanti conoscono per i suoi disegni Tper si scusa: «Abbiamo scritto ai famigliari, situazioni che non devono mai accadere»

Modena

modena

cronaca

G+

CONTENUTO RISERVATO AGLI ABBONATI

Sei già registrato / abbonato? ACCEDI

Vignola. «Quel capotreno maleducato Mia figlia disabile trattata male»

Le parole di Elisabetta, mamma di Agata che tanti conoscono per i suoi disegni Tper si scusa: «Abbiamo scritto ai famigliari, situazioni che non devono mai accadere»

Redazione

Scriveteci

Pubblicità

Privacy

Codice Etico e Modello 231

Cookie policy

Termini e condizioni

Gruppo SAE (SAPERE AUDE EDITORI) S.p.A, Viale Vittorio Alfieri n.9 - 57124 Livorno - P.I. 01954630495

.css-1domaf0{width:200px;}

Modena

modena

cronaca

G+

CONTENUTO RISERVATO AGLI ABBONATI

Sei già registrato / abbonato? ACCEDI

Vignola. «Quel capotreno maleducato Mia figlia disabile trattata male»

Le parole di Elisabetta, mamma di Agata che tanti conoscono per i suoi disegni Tper si scusa: «Abbiamo scritto ai famigliari, situazioni che non devono mai accadere»

Redazione

Scriveteci

Pubblicità

Privacy

Codice Etico e Modello 231

Cookie policy

Termini e condizioni

Gruppo SAE (SAPERE AUDE EDITORI) S.p.A, Viale Vittorio Alfieri n.9 - 57124 Livorno - P.I. 01954630495