MODENA Cambio di gestione al caff&egrave; del Teatro Storchi. La quarta nel giro dell’ultimo decennio. Questa volta il Comune affida direttamente a Ert (Emilia Romagna Teatro) la riapertura dello storico bar al lato dell’edificio con una piccola ma caratteristica sala da th&eacute;, un tempo punto di ritrovo famoso e importante in citt&agrave; e che poi ha conosciuto un lungo declino fino all’ultima gestione, quella del caff&egrave; pasticceria Remondini di via Farini, che dal 2020 ha cercato di rilanciare il locale. Gestione, come previsto, terminata a fine 2022 senza che nessuno subentrasse: Remondini non aveva manifestato interesse a proseguire la gestione. Cos&igrave; si &egrave; fatta avanti la Fondazione Ert, che ha proposto al Comune di gestire direttamente lo spazio nelle ore degli spettacoli, soprattutto per venire incontro ai frequentatori del teatro, ma anche per il pubblico indistinto. Il motivo, come si legge nel contratto firmato tra Comune e Ert, era la preoccupazione della fondazione teatrale di “evitare la chiusura della caffetteria con grave danno all’attivit&agrave; del teatro e all’immagine della citt&agrave;”. Il dirigente dell’ufficio patrimonio del Comune ha cos&igrave; firmato una determina e la gestione &egrave; partita immediatamente. Ert si sta gi&agrave; organizzando per riaprire il caff&egrave;. Ert potr&agrave; utilizzare il bar, la saletta da th&eacute; attigua e uno spazio deposito vicino per un anno (quindi fino alla fine del 2023), con un rinnovo di sei mesi. Il contratto, impostato sulla prudenza, parte da alcuni punti fermi ben specificati nell’accordo. Il primo riguarda la natura storico-artistica di quel locale: Ert riconosce di essere al corrente che gli spazi sono coperti da un vicolo di tutela architettonica e quindi ogni lavoro dovr&agrave; avere un via libera dalla Soprintendenza. Ma l’aspetto sicuramente pi&ugrave; interessante &egrave; la serie di regole che vengono estese riguardanti la gestione del locale. Dal contratto si apprende che il caff&egrave; del Teatro Storchi rester&agrave; aperto per un massimo di venti ore settimanali. Quindi, per le serate degli spettacoli e alcune ore prima e dopo. Ert si obbliga a gestire il locale direttamente (o tramite un delegato) “in modo lodevole, adeguato all’importanza della struttura e alle prescrizioni del Comune”. Questo per evitare altri problemi e altra decadenza, dal momento che in passato con altri gestori non &egrave; sempre stato cos&igrave;. Proprio per questa attenzione per il decoro del locale il Comune pretende da Ert che “i generi di consumo debbano essere genuini e della migliore qualit&agrave; e in quantit&agrave; sufficiente per soddisfare l’esigenza del pubblico. Deve essere garantito un servizio diversificato, rivolto a tutta la cittadinanza, e non limitato ai fruitori degli spettacoli teatrali, comprensivo di pasti veloci e aperitivo, tenendo conto che potenzialmente nel bar pu&ograve; essere richiesta l’autorizzazione alla vendita di tutti i generi da banco bar e pasti precotti monoporzione”. In caso di alimenti scaduti o avariati, scatter&agrave; subito la revoca della licenza. Anche i prezzi dovranno essere contenuti nella media cittadina proprio per rendere il locale accessibile a un pubblico vasto, evitando di farne un locale d’&eacute;lite. l &nbsp;

MODENA Cambio di gestione al caff&egrave; del Teatro Storchi. La quarta nel giro dell’ultimo decennio. Questa volta il Comune affida direttamente a Ert (Emilia Romagna Teatro) la riapertura dello storico bar al lato dell’edificio con una piccola ma caratteristica sala da th&eacute;, un tempo punto di ritrovo famoso e importante in citt&agrave; e che poi ha conosciuto un lungo declino fino all’...

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