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Modena I baristi replicano a Federconsumatori «I nostri aumenti si sono fermati al 9,4%»

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Modena I baristi replicano a Federconsumatori  «I nostri aumenti si sono fermati al 9,4%»

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MODENA Federconsumatori attacca, le associazioni di categoria replicano. Fanno discutere i rincari dei prezzi del caffè dopo l’affondo di Federconsumatori Modena, pubblicato ieri sul nostro giornale. Le realtà di riferimento di Confcommercio (Fipe) e Confesercenti (Fiepet) non negano i rincari, ma li ridimensionano. Le due associazioni replicano a Federconsumatori senza mai citarla apertamente.

«Rispetto alla presa di posizione di una associazione di consumatori confermiamo si un aumento dei prezzi – la presa di posizione di Fiepet Confesercenti Modena – ma in linea con quanto rilevato dalla Commissione di Controllo dei prezzi del Comune di Modena, che segue un accurato lavoro di raccolta e analisi dati ha certificato che l'aumento annuo nel Comune di Modena per il comparto “Alberghi e Pubblici esercizi” è stato del 9,4 per cento». Un valore considerato «prudentissimo» da Marzio Govoni, presidente di Federconsumatori Modena, secondo cui «si può stimare che il complesso degli aumenti abbia fatto crescere i prezzi, in alcune realtà, tra il quindici e il venti per cento». Govoni ricorda che «la crescita del prezzo del caffè al bar ha da sempre un significato forte, anche simbolico».

Al ridimensionamento compiuto da Confesercenti fa eco la stima al ribasso rispetto a quanto evidenziato da Govoni firmata da Confcommercio.

«Rispetto alla presa di posizione di una associazione di consumatori confermiamo si un aumento dei prezzi – la posizione della Fipe Confcommercio in una nota analoga alla prima – ma in linea con quanto rilevato dalla Commissione di Controllo dei prezzi del Comune di Modena, che segue un accurato lavoro di raccolta e analisi dati ha certificato che l'aumento annuo nel Comune di Modena per il comparto “Alberghi e Pubblici esercizi” è stato del 9,4 per cento». Sia Confesercenti sia Confcommercio chiamano in causa fattori che hanno infiammato il dibattito pubblico negli ultimi mesi, tra cui l’incremento delle materie prime e soprattutto i rincari delle bollette energetiche.

«Inoltre, vorremmo ricordare che tale aumento è dovuto in particolare all'incremento della bolletta energetica – la sottolineatura della Fiepet Confesercenti Modena – che mediamente per le imprese del settore è stata del 120 per cento e incide per il dodici per cento del totale dei costi dei pubblici esercizi (era al quattro per cento nel 2020). Vi sono stati anche aumenti di varie materie prime (ricordiamo che sempre secondo la commissione comunale di controllo dei prezzi l'aumento dei prodotti alimentari è stato mediamente del tredici per cento). Infine, ci teniamo a sottolineare che le imprese del comparto dei pubblici esercizi avrebbero potuto ritoccare i prezzi per recuperare tutti gli aumenti di costo subiti nel corso del 2022 e invece hanno mantenuto gli aumenti al di sotto dell'inflazione che hanno subito i prodotti e i servizi da loro acquistati».

Sulla stessa lunghezza d’onda la posizione avanzata dalla Fipe Confcommercio Modena in un commento del tutto analogo. Va detto che Govoni non ha fatto di tutta l’erba un fascio nell’analisi sui rincari nei prezzi delle tazzine dei caffè. «Sono ancora tanti, in questo momento, i bar della nostra provincia che hanno contenuto gli aumenti – la riflessione offerta dal presidente di Federconsumatori Modena sul giornale di ieri –, ma che nei prossimi giorni potrebbero essere tentati di adeguare i propri listini».l © RIPRODUZIONE RISERVATA