MODENA Se ne &egrave; andato con la vitalit&agrave; che aveva sempre dimostrato. Aggrappato alla vita come un leone, facendo sempre capire quanto bella fosse proprio la vita e quanto bello fosse pensare al bene degli altri. Anche nei momenti pi&ugrave; difficili. Il professor Alberto Ferrari &egrave; scomparso ieri all’et&agrave; di 74 anni. Quattro anni fa un ictus lo aveva paralizzato. Lucido nella mente, fermato dal suo corpo, era sempre lui. Come quando pochi mesi fa aveva voluto festeggiare i 50 anni di matrimonio con l’amata moglie Luciana. Una vita insieme per la famiglia, marito, pap&agrave; e nonno, una vita per chi aveva bisogno. Medico di indiscusso valore e dalle grandi doti umane, ha segnato un’epoca al Policlinico, dove &egrave; stato per decenni punto di riferimento della medicina interna e della gastroenterologia. Laureato a Modena, specializzato a Bologna, era subito tornato nella sua amata citt&agrave;. Modenese doc fino al midollo, ci teneva a sottolinearlo nei tanti appuntamenti pubblici ai quali era invitato, non mancava al PalaPanini da grande appassionato di volley. Ma non gli piaceva apparire: &laquo;Mio pap&agrave; - racconta commossa la figlia Francesca - ha caratterizzato la sua vita alla cura del prossimo. Non solo da medico, ma anche da insegnante&raquo;. Una vita in corsia e sui banchi dell’universit&agrave;, dove ha formato centinaia di medici. Non &egrave; un caso che ieri, con ancora le camere ardenti chiuse, ci fosse gi&agrave; una lunga fila per stringersi al dolore dei familiari: &laquo;Stiamo ricevendo manifestazioni di affetto incredibili, che riempiono di gioia queste ore tristi, a testimonianza di quanto bene abbia fatto durante la sua vita: colleghi, studenti, amici, tutti stanno dimostrando una riconoscenza grandiosa&raquo;. Oggi e domani a Terracielo le camere ardenti, luned&igrave; alle 10 nella chiesa di Sant’Agnese i funerali: &laquo;Era sorretto da una grande fede e ci ha trasmesso valori di grande umanit&agrave;&raquo;, continua Francesca, che del pap&agrave; e del nonno (Gianfranco) ha preso parte della sua strada professionale (oggi &egrave; nutrizionista, mentre il fratello Gianfranco ingegnere). Continuer&agrave; a fare del bene, come ha sempre fatto: &laquo;Donava e non diceva nulla a nessuno. Aiuteremo ancora i medici con l’Africa Cuamm, come &egrave; sempre stato nei suoi desideri, questa e le altre associazioni che ha sempre sostenuto&raquo;. l &nbsp;

MODENA Se ne &egrave; andato con la vitalit&agrave; che aveva sempre dimostrato. Aggrappato alla vita come un leone, facendo sempre capire quanto bella fosse proprio la vita e quanto bello fosse pensare al bene degli altri. Anche nei momenti pi&ugrave; difficili. Il professor Alberto Ferrari &egrave; scomparso ieri all’et&agrave; di 74 anni. Quattro anni fa un ictus lo aveva paral...

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Il lutto

Aveva 74 anni. Era professore di gastroenterologia

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Addio ad Alberto Ferrari, il medico gentile in missione per gli altri

Aveva 74 anni. Era professore di gastroenterologia

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