Emotion

Si chiama Elena Gabrielli, ha 48 anni, è di Modena, e da piazza Grande è volata, per stabilircisi, a Lexington in Kentucky. Otto anni fa ha seguito il marito, Fabio Ricchi, sassolese, oggi dirigente di stabilimento della ceramica Florida Tile che fa parte del gruppo Panaria, multinazionale italiana, leader mondiale nella produzione e distribuzione di superfici in ceramica per pavimenti e rivestimenti, con sede operativa a Fiorano Modenese. Con loro, oltreoceano, anche il figlio Leonardo, che all’epoca del trasferimento aveva tre anni e mezzo. Gli Stati Uniti possono stare stretti a uno spirito emiliano, così difficile da imbrigliare quando la creatività è, come spesso capita ai geminiani doc, come un fiume in piena. Ed Elena, dopo aver messo in piedi, con successo, un’attività artigianale di biglietti augurali tridimensionali interamente fatti a mano, (disponibili in città, per chi volesse acquistarli, al negozio Eliocopy's 2 di via Galileo Galilei), ha messo tutto il suo gusto italiano in quella che è, da sempre, la sua passione, la cucina. E ha preso una licenza, rilasciata dal Kentucky Departement For Public Health, per una Home Baker, praticamente una piccola attività di panificazione e pasticceria a domicilio. Oggi tiene corsi online di cucina italiana, a forte vocazione emiliana. È una rèzdora digitale che riceve ordini per le sue ormai famose number cakes, dolci e biscotti, e insegna come si tira la sfoglia e i segreti della pasta ripiena. La sua finestra sul mondo è la pagina Instagram: sugarandsalt.italianbakery. Elena, come è cominciata la sua avventura? «Io, mio marito e mio figlio abitiamo a Lexington da otto anni. Quando ci siamo trasferiti, per ragioni professionali di Fabio, abbiamo, letteralmente, cambiato vita. Tutto era nuovo: spazi, cultura, abitudini alimentari, lingua, socialità. Io avevo lavorato 19 anni nello studio modenese Politecnica.it». Come si fa a ricominciare una vita in Kentuky? «Ho dovuto reinventarmi. Il Kentucky è uno stato rurale, con molta campagna. Lexington è la città per eccellenza dei cavalli da corsa. Mi hanno raccontato che negli anni ’80 la Regina Elisabetta II venne qui per acquistare un cavallo. Ci sono distese e distese di prati, case con la staccionata. È un altro mondo. Me ne sono resa conto fin dalla prima volta che ho dovuto andare da sola al supermercato». La passione per la cucina? «La coltivo fin da piccola. Il mio bisnonno era macellaio e sono cresciuta con mia nonna che era una cuoca sopraffina. Sono una rèzdora orgogliosa di esserlo. Noi emiliani abbiamo una cucina unica. Ci vuole pazienza per fare abituare il palato agli americani, che qui, in Kentucky, non hanno contatti con la cucina europea. Hanno una tradizione culinaria molto country, speziata, di influenza messicana. Per loro, la nostra, è una tavola delicata. Prima ho cominciato a fare tigelle e gnocco fritto, poi sono passata a tortelloni e tortellini. La cosa più difficile è stata procurarsi gli ingredienti. Ma mai fermarsi al primo ostacolo. E così ho chiesto il permesso di poter fare la Home Baker». Ha avuto difficoltà per ottenerlo? «Nessuna. Basta compilare un modulo e dichiarare ciò che si ha intenzione di fare. Naturalmente ci sono norme igieniche alimentari da rispettare. Dopo aver cucinato qualcosa per i vicini ho cominciato a vendere su ordinazione biscotti, focacce, pizza, torte. Che sono diventate un successo dopo che avevo fatto quella per il mio 45esimo compleanno. Ora è l’articolo che va per la maggiore». E con la pandemia? «Durante il lockdown facevo classi di cucina online, ho insegnato a fare il tiramisù a dipendenti di aziende premiati per aver raggiunto obiettivi significativi, 25 persone collegate dall’Ohio, North Carolina e Indiana. Poi anche corsi di tagliatelle». Un sogno (americano) nel cassetto? «Insegnare in presenza a fare i tortelloni verdi con ricotta speck e noci, o quelli classici con spinaci e ricotta e il ragù, che qui chiamano salsa bolognese. Aprire un piccolo laboratorio di pasta e torte fatte in casa, una bottega di cucina tutta mia. E pubblicare su Instagram le ricette di mia nonna, come la torta di pane o del dolce rovesciato all’ananas, che non si fanno più». l &nbsp;

Si chiama Elena Gabrielli, ha 48 anni, è di Modena, e da piazza Grande è volata, per stabilircisi, a Lexington in Kentucky. Otto anni fa ha seguito il marito, Fabio Ricchi, sassolese, oggi dirigente di stabilimento della ceramica Florida Tile che fa parte del gruppo Panaria, multinazionale italiana, leader mondiale nella produzione e distribuzione di superfici in ceramica...

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Il personaggio. Modenese negli States 

Si è trasferita con la famiglia reinventandosi

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Elena, la rèzdora modenese che insegna al Kentucky a fare i tortelloni

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