MODENA Entra nella sala della Giunta provinciale appagato dai risultati dell’elezione, ma nell’aria tira anche una certa insoddisfazione. Fabio Braglia, il nuovo presidente della Provincia di Modena, confesserà, alla fine dell’intervista: «C’è tanto lavoro da fare, ma a regnare è l’incertezza sull’Ente. Cercherò, sulla falsariga di quanto fatto precedentemente da Tomei, di rendere la Provincia un organo centrale. Il problema nasce nel momento in cui le diverse proposte di riforma si conoscono poco nel dettaglio, e non sappiamo cosa aspettarci». Fatto sta, però, che un dato è più rilevante degli altri: l’unità nel campo del centrosinistra, che ha portato Braglia ad ottenere 336 voti, il 71,5% di coloro che si sono recati a votare. Presidente, partirei da qui. Alla fine la vittoria è stata eclatante, lo dicono i numeri. «Direi di sì. E questa è la prova del fatto che il processo democratico all’interno del Pd porta a ottenere ottimi risultati, come accaduto in questo caso». Tomei si è congratulato con lei? «Mi ha chiamato e ha espresso la massima soddisfazione. Ha poi dato qualche consiglio, proponendosi anche come eventuale aiuto nella gestione di pratiche complesse». Qui il primo punto cruciale: seguirà la strada della continuità rispetto alla gestione precedente? «Sì, perché Tomei è riuscito ad attribuire alla Provincia un ruolo di primaria importanza. Va proseguito, con tutte le incognite del caso». Ma così non rischia, il suo mandato, di essere almeno un po’ “spersonalizzato”? «Guardi, sono alla terza legislatura di sindaco a Palagano e posso dirle che le decisioni sono abituato a prenderle. Non è un rischio che vedo». Tomei ha comunque dato delle linee guida sui futuri progetti della Provincia, grazie principalmente ai fondi del Pnrr… «Certo, per questo prevarrà il dialogo con gli uffici tecnici dell’Ente, senza dimenticare i territori». Andiamo sul campo e proviamo a vedere quali sono le priorità. Ha già iniziato a lavorare sulle zone più critiche? «La mia intenzione è quella di creare dei tavoli di lavoro permanenti soprattutto per la Bassa modenese e la Montagna. Sono territori che stanno soffrendo molto e a cui servono risposte». Ad esempio sulla sanità… «In tal senso entrerò nella conferenza territoriale sociale e sanitaria cercando di fare in modo che la Provincia diventi l’organo di mezzo tra le unioni dei Comuni, con cui dialogheremo tanto, e i piani più alti». Capitolo infrastrutture: quali sono i piani per il futuro? «Nei prossimi anni realizzeremo gli interventi su una quarantina di ponti in tutto il territorio provinciale, spendendo circa 36 milioni di euro. Rispetto agli allacciamenti con le autostrade, invece, manca solo il via libera di Autobrennero per la concessione di 60 milioni di euro, destinati, tra le altre, alla creazione di una nuova variante a Marzaglia». Sulla Bretella Sassuolo-Campogalliano a che punto siamo? «È una priorità. Serve migliorare la viabilità, ma per farlo occorre un allineamento sui diversi piani istituzionali. Contiamo sui pareri positivi da parte del Governo». Infine sostenibilità ambientale: qual è l’indirizzo? «Proseguire in un'ottica green, facendo un compromesso tra viabilità e inquinamento. Dobbiamo incentivare il trasporto pubblico su asfalto e su rotaia, senza dimenticare che quest’ultimo è fondamentale anche per le merci. Occorre poi fare nascere le comunità energetiche». l &nbsp;

MODENA Entra nella sala della Giunta provinciale appagato dai risultati dell’elezione, ma nell’aria tira anche una certa insoddisfazione. Fabio Braglia, il nuovo presidente della Provincia di Modena, confesserà, alla fine dell’intervista: «C’è tanto lavoro da fare, ma a regnare è l’incertezza sull’Ente. Cercherò, sulla falsariga di quanto fatto precedentemente da Tomei, di rendere la Provincia ...

PALAZZO-PROVINCIA-5_WEB

80B072C4-AB10-48BC-B49A-5CC973252D78_WEB

Il nuovo presidente della Provincia di Modena

Cambio della guardia nel segno della continuità

Modena

modena

cronaca

G+

CONTENUTO RISERVATO AGLI ABBONATI

Sei già registrato / abbonato? ACCEDI

Modena. Fabio Braglia lancia la sfida sul territorio «Bassa e Montagna hanno più bisogno»

Cambio della guardia nel segno della continuità

Redazione

Scriveteci

Pubblicità

Privacy

Codice Etico e Modello 231

Cookie policy

Termini e condizioni

Gruppo SAE (SAPERE AUDE EDITORI) S.p.A, Viale Vittorio Alfieri n.9 - 57124 Livorno - P.I. 01954630495

.css-1domaf0{width:200px;}

Modena

modena

cronaca

G+

CONTENUTO RISERVATO AGLI ABBONATI

Sei già registrato / abbonato? ACCEDI

Modena. Fabio Braglia lancia la sfida sul territorio «Bassa e Montagna hanno più bisogno»

Cambio della guardia nel segno della continuità

Redazione

Scriveteci

Pubblicità

Privacy

Codice Etico e Modello 231

Cookie policy

Termini e condizioni

Gruppo SAE (SAPERE AUDE EDITORI) S.p.A, Viale Vittorio Alfieri n.9 - 57124 Livorno - P.I. 01954630495