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Modena. Sacca: occhi sulla Pro Latte e sul nuovo impianto Hera

di Carlo Gregori
Modena. Sacca: occhi sulla Pro Latte e sul nuovo impianto Hera

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MODENA  Tre argomenti tengono in agitazione i residenti della Sacca. Oltre al piano per il Polo logistico Conad, per ora in un cassetto, gli occhi della popolazione locale restano puntati sul futuro della Ex Pro Latte e su un progetto Hera per un nuovo impianto vicino al Termovalorizzatore di via Caruso. Il quartiere è al centro di numerosi cantieri lungo l’asse di via Canaletto e via Finzi e presto partiranno i lavori per l’ex Stalline in via del Mercato. Ma ora spunta un nuovo piano di Hera del quale si sa poco o nulla: un centro di lavorazione, compattazione e riuso per la plastica rigida.

Ovvero per tutti quei generi di plastica che non sono normalmente trattati nella fase di riciclaggio. Questo progetto, che prevede un impianto in via Caruso vicino a via Cavo Argine, verrà presentato questa sera nel corso della seduta del Consiglio del Quartiere 2 del Comune. L’incontro, presieduto dal presidente Giovanni Gobbi, è convocato alle 20.45 nella Sala civica di largo Pucci 40.

Alla seduta partecipano l’assessor all’Urbanistica Anna Maria Vandelli e l’assessore ai Lavori pubblici Andrea Bosi. Verrà fatto il punto sugli interventi di manutenzione in corso nel rione Sacca. Inoltre, come si legge nel comunicato del Comune, «il Consiglio deve esprimere un parere sul progetto di carattere urbanistico, presentato da un’azienda, incentrato sulla riorganizzazione di un’area dedicata al recupero scarti». Il parere riguarderà un impianto nuovo di zecca che era stato solo annunciato nel luglio 2021 nel corso di Ecomondo di Rimini, salone del “green”, da Carlo Andriolo, Ad di Aliplast, controllata di Hera. Questi aveva fatto sapere che nell'area che già ospita il termovalorizzatore e il depuratore delle acque reflue si aggiungerà infatti un nuovo impianto per la rigenerazione e il riciclo delle plastiche rigide, come il polipropilene e il polietilene ad alta densità.

«Con gli investimenti, è possibile raggiungere obiettivi di incrementi molto significativi del riciclo della plastica, nell'ordine del raddoppio o della triplicazione in pochi anni – aveva detto davanti ai microfoni l'Ad parlando del riciclo della plastica - ricicliamo l'equivalente di 2.000 autotreni carichi di plastica tutta compattata all'anno, un numero grandissimo considerando che la plastica è molto leggera. Viene richiesto, sottolinea, il lavoro di circa 400 persone e di tutto l'indotto. Il nostro obiettivo è di incrementare nel 2021 del 20% la plastica che ricicleremo e siamo su un percorso di piena crescita per arrivare al 70% nel 2025 e al 150% al 2030».

E subito dopo l’annuncio che era in corso di ultimazione la progettazione di un impianto innovativo, per riciclare a regime 30.000 tonnellate, che sarà sito a Modena «all'interno di un comprensorio circolare che darà una serie di vantaggi. Infatti, l'energia elettrica può essere attinta dall’adiacente termovalorizzatore dove i rifiuti vengono avviati a smaltimento recuperando quota energetica. E poi la depurazione delle acque di processo a fianco». Altro tema di grande interesse per i residenti della Sacca e il destino della Ex Pro Latte.

Oggi in consiglio comunale Antonio Carpentieri del Pd e altri presenteranno un ordine del giorno alla giunta per sapere che quota di verde si potrà trarre dalla permuta dei terreni tra la zona del Comune oggi occupata dalla moschea “Il Misericordioso” in via delle Suore e il terreno che cederà Cpc alla Sacca. Ed è proprio Cpc l’attuale proprietario della Ex Pro latte. Dopo l’acquisto, ha eliminato il profondo degrado dell’area, ha raso al suolo i capannoni fatiscenti e ora la sta liberando. Numerosi residenti ritengono che sarà proprio lì il punto destinato dal Comune per la futura moschea.

Di questo si parlerà alla riunione indetta dai comitati Nella Sacca e Pro Rione Sacca per la sera del 15 febbraio (alle 20.30) presso la Polisportiva in via Paltrinieri 80. All’incontro intitolato appunto “Quale futuro per la ex Pro Latte” sono stati invitati tutti i membri di giunta e i consiglieri. Hanno dato conferma di presenza per ora solo quelli di opposizione. Della futura moschea in realtà non si sa nulla di certo. La giunta dovrebbe esprimersi presto in merito. L’argomento resta caldo.