Castelfranco. Biagio Passaro, leader di Io Apro, a processo per l’assalto alla Cgil di Roma
Nell'inchiesta, coordinata dal procuratore aggiunto Michele Prestipino con la pm Gianfederica Dito, al leader di 'IoApro' viene contestata la devastazione e il saccheggio in concorso.
Roma L'imprenditore e leader di 'IoApro' Biagio Passaro è stato rinviato a giudizio a Roma per l'assalto alla Cgil avvenuto nell'ottobre del 2021. Passaro era stato arrestato e poi scarcerato dal Riesame e la sua posizione era stata stralciata. La prima udienza è stata fissata dal gup per il 30 maggio. Nell'inchiesta, coordinata dal procuratore aggiunto Michele Prestipino con la pm Gianfederica Dito, al leader di 'IoApro' viene contestata la devastazione e il saccheggio in concorso.
Secondo l'atto di accusa Passaro che aveva "preso parte attiva alla manifestazione indetta contro il Green Pass in Piazza del Popolo" dopo che "alcuni esponenti di estrema destra presenti sul palco al suo fianco, tra cui Giuliano Castellino e Luigi Aronica, avevano incitato la folla dei manifestanti ad avviarsi verso la sede della Cgil al dichiarato scopo di assediarla" l'imprenditore "prendeva parte al nutrito corteo di manifestanti".
E dopo aver superato gli sbarramenti e i cordoni creati lungo il percorso dalle forze di polizia, Passaro, secondo l'accusa, "giunto innanzi alla sede della Confederazione sindacale in Corso d'Italia, davanti alle porte di ingresso, riprendendo con il suo smartphone in una diretta Facebook i disordini e quanto stava accadendo, pronunciava la seguente frase a mò di vittoria: 'L'invasione è incominciata dalla Cgil, stiamo entrando dentro, chissà! Si sta entrando dentro! Si sta entrando dentro alla Cgil. Hanno sfondato! Hanno sfondato. Siamo dentro la Cgil'".
E, inoltre, "durante il video da lui stesso girato, si riprendeva mentre percorreva i corridoi della sede della Cgil, dichiarando: 'Ragazzi! loApro e tutti hanno invaso la Cgil'. Dopo essere uscito dall'edificio, pronunciava ancora frasi del tenore: 'Abbiamo sfondato ragazzi! Questo è il primo poi tocca a qualcun altro' incitando la folla di manifestanti assembrati innanzi all'ingresso della Cgil a bloccare le forze dell'ordine". Con questi comportamenti, secondo i pm della Procura di Roma, Passaro "manifestava apertamente la sua completa adesione ai fatti di devastazione della sede della Cgil e la sua continuativa e fattiva partecipazione ai disordini che hanno portato all'azione distruttiva dei locali interni della sede istituzionale del sindacato".
Lo scorso dicembre l'imprenditore di Castelfranco Emilia, a capo di un gruppo operante nel settore della ristorazione, era stato arrestato dalla Guardia di Finanza di Modena, con l'accusa di bancarotta fraudolenta, indebita percezione di erogazioni pubbliche e autoriciclaggio. Per l'assalto alla Cgil, lo scorso 31 gennaio il gup della Capitale ha inflitto, in rito abbreviato, sette anni e due mesi a Claudio Toia, appartenente al gruppo ultras juventino 'Antichi valori' e considerato dagli inquirenti vicino al movimento di estrema destra Forza Nuova, e cinque anni e mezzo a Mirko Passerini. Con la stessa sentenza e' stato anche accolto il patteggiamento a quattro anni e mezzo per Emiliano Esperto. Intanto davanti al tribunale ordinario prosegue il processo in rito ordinario che vede imputati tra gli altri Giuliano Castellino, il leader di Forza Nuova Roberto Fiore e l'ex Nar Luigi Aronica: questi, oltre a devastazione aggravata in concorso e resistenza, sono accusati anche di istigazione a delinquere.