Pedalata per sostenere la “Città 30” e una sosta in ricordo di Daniela Aiello
MODENA Ieri sera si è svolta l a tradizionale pedalata organizzata da Fiab e dall’associazione “Aria” per una viabilità più sostenibile a Modena. Il percorso: dal Novi Sad alla Sacca Il presidente di Fiab Eugenio Carretti: «Sono molti anni che organizziamo questa pedalata nella giornata di “M’illumino di meno”. Quest’anno lo scopo è duplice: da un lato promuovere la “Città 30” e dall’altro mettere in risalto le vittime della strada. Dopo Carpi, anche a Modena stiamo promuovendo le “Città 30 all’ora” che in teoria anche la giunta modenese approva ma l’ha prevista nel 2030 mentre noi crediamo che vada fatta subito. Siamo in una città con strade larghe, parcheggi e spazi per auto mentre pedoni e ciclisti sono in secondo piano. La città ha invece un’esigenza sentita di liberare le strade e problemi di inquinamento. E incidenti che vedono purtroppo i giovani tra il maggior numero di vittime.
A Modena abbiamo avuto recentemente le due ragazze investite in viale Monte Kosica e una di loro, Daniela Aiello, 17 anni, è morta. Per ricordare lei e gli altri ragazzi ci fermeremo durante il tragitto».
Così la Fiab ieri sera ha presentato la pedalata che partiva dalla Ciclofficina Popolare sotto le tribune del Novi Sad in direzione Sacca. Punti clou della manifestazione sono stati appunto viale Monte Kosica e anche il cavalcavia Mazzoni, che unisce stazione e Tempio alla Sacca. Il raduno ha visto un centinaio di partecipanti, molti con il corpetto giallo riflettente per impedire di non essere visti. «La Ciclofficina si conferma una realtà importante e in crescita – spiega Carretti –. Oggi abbiamo 330 associati e il numero cresce sempre». l