Gioco d'azzardo, a Modena spesi 2mila euro a testa in un anno
Presentato il secondo rapporto provinciale Federconsumatori-Arci-Acli Numeri in crescita esponenziale: nel 2021 giocati un miliardo e 150 milioni
MODENA Katia ha iniziato quasi senza pensarci: un grattino proposto - con una certa insistenza - alla stazione di servizio, poi un altro perché con il primo ha vinto, e poi tanti altri ancora, con una sosta in tabaccheria tra una spesa e l’altra. Marco era partito molto prima: è da quando ha perso il lavoro che frequenta la sala Vlt, dove resta diverse ore, attirato da un sistema che offre i pasti in modo da prolungare la sosta (e il gioco). Nomi e storie che si intrecciano, con un finale spesso simile: si perde sempre. A fare luce sul mondo dell’azzardo in provincia è il secondo rapporto sul gioco, presentato ieri da Federconsumatori Modena, Arci e Acli.
E se qualcuno volesse ragionevolmente ipotizzare che il gioco d’azzardo sia calato in una situazione economica molto complicata, la realtà è esattamente opposta: è proprio nei momenti di difficoltà che tante persone si rifugiano nel gioco, “fisico” o sul web.
Passando ai numeri, quello più eclatante è il dato provinciale della somma complessiva giocata in provincia nel 2021: un miliardo e 150 milioni (tra sale da gioco e online), ovvero poco meno di 2mila euro per ogni cittadino modenese maggiorenne. Considerando poi che non tutti i cittadini giocano, è evidente che la somma spesa effettivamente dai giocatori è molto più alta . «Quella della nostra provincia - commenta Marzio Govoni, presidente di Federconsumatori - è una fotografia davvero complicata, con un’inarrestabile crescita della somma giocata dai modenesi, numeri clamorosi che arrivano in un momento in cui la crisi economica consiglierebbe atteggiamenti diversi. Questo - incalza Govoni - ci fa pensare che tanta gente stia cercando una risposta ai problemi economici proprio con il gioco d’azzardo». Per quanto riguarda il 2022, i numeri sono ancora parziali, ma è probabile che la raccolta complessiva superi il miliardo e mezzo, confermando la crescita vertiginosa del gioco d’azzardo. Ma chi sono oggi i giocatori? «In realtà sono coinvolte tutte le fasce d’età - spiega ancora il presidente - ma mentre sono soprattutto le donne, anche giovani e giovanissime, a giocare al Gratta e Vinci, il gioco online vede una netta maggioranza di uomini, spesso giovani, mentre le “macchinette” attirano uomini un po’ più avanti con gli anni».
Per far capire meglio la proporzione dei numeri, le tre associazioni ricordano che «se prendiamo tutti i redditi dei modenesi nel 2021, da lavoro autonomo, da lavoro dipendente e da pensione, quanto giocato corrisponde a un mese di reddito generale. In provincia di Modena fino al 31 gennaio, San Geminiano, tutto il reddito è andato “investito” nel gioco d’azzardo. Nel 2020 questa soglia era al 25 gennaio. Ma non è tutto, se fossero confermate le ipotesi più pessimistiche, nel 2022 potremmo registrare il grande balzo verso il 14 febbraio, San Valentino».
Un altro aspetto rilevante dell’indagine è quello territoriale: nella mappa provinciale dell’azzardo si collocano ai primi posti diversi Comuni dell’Appennino, a partire da Prignano e Pievepelago, rispettivamente con 1.917 e 1.823 euro pro capite spesi per il gioco online, va tenuto conto che nelle realtà più piccole basta la presenza di qualche giocatore professionista per alzare la media. Discorso diverso invece per Sassuolo e Carpi, che l’indagine definisce “due piccole Las Vegas”: il capoluogo del Distretto ceramico registra per il 2021 una media di 1.700 euro di giocato on line procapite nella fascia 18-74. «Sassuolo - chiude Govoni - ha una condizione che deve essere davvero attenzionata, perché in quel territorio c’è la predisposizione a giocare di più». l