Carpi, nella casa dei rider pasti gratuiti per i fattorini
Il centro sociale Gorizia non garantisce solo un riparo o la possibilità di usare il bagno e ricaricare il cellulare: i volontari del circolo si sono resi disponibili anche a rifocillare i lavoratori in bicicletta offrendo loro ristori
Il centro anziani non garantisce ai riders solo un riparo dalle intemperie o la possibilità di usare il bagno e ricaricare il cellulare: i volontari del circolo si sono resi disponibili anche a rifocillare i lavoratori in bicicletta offrendo loro un ristoro gratuito.
Succede proprio Carpi dove dall'inizio di febbraio è operativa una "casa dei riders" all'interno del centro sociale Gorizia di via Cuneo.
A fare il punto sull'andamento del progetto è la vicesindaca Stefania Gasparini, invitata a partecipare ad una commissione del Consiglio comunale di Bologna. «L’apertura della “casa dei riders” – ricorda Gasparini – rientra negli obiettivi fissati in un protocollo siglato nel 2021 con Cgil, Cisl e Uil». In precedenza questo accordo aveva portato al posizionamento, in diversi punti della città, di una serie di colonnine per l'autoriparazione delle bici: «Purtroppo vengono spesso vandalizzate, non lo nego, ma noi continuiamo a manutenerle».
Poi è arrivata una sede vera e propria per dare ai riders «accoglienza e un luogo dove poter ricaricare il cellulare, proteggersi dal caldo e dal freddo o comunque dalle intemperie meteo – continua Gasparini – e, questo non c'è nel protocollo ma lo aggiungo io, anche un luogo dove potersi ritrovare tra loro e cercare di cominciare a diventare una comunità di lavoratori, non solo dei singoli che a volte come fantasmi attraversano la nostra città».
Da parte dei gestori del centro sociale «abbiamo trovato una grandissima collaborazione» e anche «molta attenzione umana rispetto a questo problema», sottolinea Gasparini. Non a caso, oltre ai servizi già citati previsti dall'accordo, «i signori che gestiscono il circolo – segnala Gasparini – hanno detto che provvederanno anche a rifocillare i riders con un minimo di ristoro gratuito, soprattutto d'inverno».
Nel frattempo, «stiamo cercando di pubblicizzare al meglio questa opportunità e non nego la difficoltà di raggiungere questi lavoratori», aggiunge la vicesindaca: in particolare, il Comune ha distribuito dei volantini in italiano e inglese nei locali della città e i gestori incontrati si sono dimostrati «tutti molto favorevoli».
Un altro tema, poi, riguarda l'accessibilità della cosiddetta “zona food” della città, dove sono concentrate molte delle catene per cui lavorano i riders. Oggi “i collegamenti pedonali e ciclabili oggettivamente non sono sicurissimi"”, afferma Gasparini, quindi "tra pochissime settimane andremo in Giunta per approvare un progetto che prevede attraversamenti pedonali e ciclabili in sicurezza lungo la tangenziale».