MARANELLO Sabato 4 marzo alle ore 15 (in collaborazione con Automotoretrò e la manifestazione Mercante in Fiera) si terrà a Parma un’asta molto particolare: sarà messo all’incanto tra l’altro anche un semaforo che funziona… alla rovescia (se consideriamo la viabilità odierna, il verde è oggi infatti posizionato in alto) riprodotto in occasione delle riprese del film di Michael Mann svoltesi l’estate scorsa in città e ambientate nel 1957, prima dell’entrata in vigore del Codice della strada di due anni dopo. Organizzata dalla Casa d’Aste della Motor Valley di Antonio Giusti e Mauro Battaglia l’asta proporrà circa 160 lotti: oggetti di automobilia, cimeli, documenti, collezionismo, memorabilia. Una sezione dell’asta sarà interamente dedicata alla Ferrari e ad Enzo Ferrari con foto, documenti cimeli originali. Foto che rappresentano i grandi protagonisti dell’epopea delle corse, documenti unici ed esclusivi, come l’immagine straordinaria (scattata dal fotografo Testi) raffigurante una serata a casa Caniato, pilota Alfa Romeo e primo presidente della Scuderia Ferrari nel 1930: all’asta anche una foto con dedica originale scritta da Enzo Ferrari e autografata da quest’ultimo e dal Gotha dei piloti del tempo, tra cui Nuvolari e Borzacchini. Il 4 marzo a Parma saranno proposti pure i gemelli d’oro realizzati dalla gioielleria milanese Augusto Gerosa per celebrare la prima vittoria dell‘Alfa Romeo P2 nel campionato del mondo (stima 6-7 mila euro), poi un portasigarette argentato fuori e placcato oro dentro recante la scritta Società Anonima Scuderia Ferrari, regalato da Enzo Ferrari ad Alfredo Caniato (stima 4-5 mila euro). La Casa d’Aste della Motor Valley di Giusti e Battaglia porrà in questa occasione in vendita anche un casco originale indossato da Michael Schumacher nella sua prima gara in Formula 1 nel GP di Spa del 1991 con la Jordan. Una chicca esclusiva è invece l’orologio Chronostop marca Junghans ufficiale Ferrari con cavallino dipinto a mano antecedente l’anno 1957, appartenuto al pilota Luigi Villoresi e avuto da lui in regalo da Enzo Ferrari. Ci saranno ancora un casco autografato di Fernando Alonso indossato nella stagione 2014 (stima 25-35 mila euro), un alettone di Formula 1 usato da Clay Regazzoni durante la permanenza alla Ferrari, l’alettone originale anteriore della 312T4 sempre di Regazzoni (stima 10-12 mila euro). Tra le curiosità pure l’ombrello personale di Enzo Ferrari, regalato ad un fisioterapista dell’ospedale di Formigine dal Drake, e che è proposto alla vendita a partire da 2.000 euro, e lo scooter Ferrari 150 usato negli spostamenti nel paddock nella stagione 2001 da Michael Schumacher. Giusti e Battaglia (il primo è nel mondo dell’antiquariato da anni e il secondo da tempo organizza eventi legati al mondo motoristico) hanno creato la Casa d’Aste della Motor Valley l’anno scorso (la prima vendita all’incanto si è tenuta in occasione del Minardi Day ad Imola ad agosto, e qui fu venduto ad esempio il gabardine di Enzo Ferrari, battuto a 39.000 euro). Nella sua sede di Formigine ospita anche il Modena History Museum, uno spazio dedicato all’identità storica e culturale del nostro territorio e dei simboli che hanno portato il nome di Modena nel mondo: un viaggio tra Pavarotti, Enzo Ferrari, l’Aceto Balsamico Tradizionale, l’opera di Graziosi. Qui si può vedere anche una esposizione permanente di tante opere e memorabilia, ed infine è presente anche una sala per incontri e per aste in presenza. «C’è molta attesa per l’asta del 4 marzo a Parma – spiega Mauro Battaglia – Abbiamo dovuto dire stop alle offerte di nuovi lotti già da diversi giorni, li riproporremo al Minardi Day 2023 a Imola, assieme a una trentina di vetture di varie epoche». Battaglia è stato con la sua Vision up co-organizzatore per dieci anni di Modena Motor Gallery, marchio di proprietà della Camera di Commercio, appuntamento ormai consolidato del settembre fieristico in via Virgilio. «Automotoretrò da Torino si sposta oggi per la sua 40esima edizione alla Fiera di Parma lasciando il Lingotto, la storica rassegna dedicata al motorismo d’epoca di Padova trasloca ad ottobre negli spazi di quella di Bologna. Mi sembra – spiega – non ci siano le condizioni per replicarla nel 2023, anche se ufficialmente non si sa nulla. Peccato per il fatto che non si sia aperta una discussione di merito: Modena Motor Gallery era prima ancora che una manifestazione fieristica una bella occasione di marketing territoriale, che con l’indotto faceva guadagnare alla città da 4 a 6 volte le risorse investite da privati ed istituzioni». l &nbsp;

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