Economia e lavoro

di Giovanni Medici La meccanica di precisione è un comparto industriale che in provincia di Modena ha trovato nei decenni terreno fertile, con diverse realtà produttive che sono nate, si sono evolute e hanno innovato: E oggi in questo campo sono riferimenti riconosciuti a livello mondiale. In via Malta, nella zona industriale di Modena nord, c’è la FIM-PREMEC srl, un’azienda (un tempo erano due entità diverse) che collabora, tanto per dare un’idea, con tutti i team di Formula Uno, dalla Mercedes alla Red Bull, dalla Ferrari alla Alpha Tauri. I prodotti di questa impresa vengono richiesti anche dai più importanti marchi della Motor Valley, Lamborghini, Dallara, ecc. ... Alta specializzazione Stiamo parlando di una realtà altamente specializzata nella produzione di piccoli lotti di alta precisione e qualità, preserie e prototipi di componenti meccanici complessi, realizzati tramite lavorazione alle macchine utensili. FIM-PREMEC srl nasce all’inizio dell’anno 2000 dalla fusione delle aziende FIM (Forniture Industriali Modenesi) e PRE-MEC (Precisione Meccanica) . La prima era nata nel 1954 e la seconda trent’anni dopo. Attive entrambe nel settore della meccanica di precisione si sono trovate vicine di capannone nel 1997 in via Malta e nel 2000 hanno deciso di fondersi. Da sempre distintesi per la grande elasticità e dinamicità, in un continuo processo di evoluzione e ricerca, nella nuova FIM-PREMEC, grazie alla professionalità dei suoi dipendenti e all’uso di macchinari all’avanguardia, l’attività si è ampliata arrivando a spaziare dall’automotive, motorsport compreso (la PRE-MEC già dal 1990 lavorava per la Formula Uno) , fino ai settori aeronautico, biomedicale e del packaging. «Vorremmo ora ampliare le nostre attività ad altri settori. Ora guardiamo con interesse all’aerospaziale. La meccanica di precisione – spiega la presidente del Consiglio di amministrazione dell’azienda modenese, Roberta Bagni – non è un settore dove si possono utilizzare con profitto i classici agenti commerciali. Qui conta molto il passaparola e quanto si è fatto finora, per questo è importante partecipare alle fiere; la prossima per noi sarà la MECSPE a Bologna a fine marzo». I numeri FIM-PREMEC è oggi in grado di seguire il cliente dalla progettazione alla realizzazione del particolare richiesto: niente prodotti in grande serie come detto, solo costruzione di prototipi e produzione conto terzi di piccole serie, ma anche industrializzazione del prodotto. Soci dell’impresa sono Enrico Vescogni (nipote del fondatore di FIM) , Stefano Tonielli, Stefano Rubbini e Andrea Vignudini. I dipendenti sono 34 e il fatturato 2022 è stato di circa 4 milioni di euro, il 60% del quale realizzato grazie all’estero. La pandemia da Covid non ha aiutato FIM-PREMEC, così come per tante altre aziende della nostra zona, e lo stesso è avvenuto per l’aumento dei costi dell’energia elettrica. «Tra il 2021 e il 2022 gli esborsi delle bollette sono raddoppiati, anzi quasi triplicati – dice Bagni – Anche le materie prime sono aumentate, ma in modo più contenuto. Pure le nuove regole fissate per la Formula Uno, che impongono budget rigidi, non ci hanno aiutato». Mettersi in gioco «Siamo sempre pronti a metterci in gioco con nuove sfide e nuovi progetti – spiegano in via Malta – utilizziamo i migliori partner per poter dare al cliente il massimo della precisione e della tecnologia. Lavoriamo qualsiasi materiale, dall’acciaio all’ottone, dal bronzo al titanio e all’alluminio. Collaboriamo anche con aziende specializzate nella tecnologia additiva in modo da poter fornire al cliente un supporto a 360° nella progettazione e realizzazione dei suoi componenti. Ci avvaliamo di fornitori certificati per trattamenti superficiali, trattamenti termici e superfiniture. I reparti interni di collaudo e aggiustaggio completano la nostra offerta al cliente. In un ambiente climatizzato a 20° con controllo dell’umidità lavorano quattro tecnici che controllano costantemente il livello qualitativo della nostra produzione». La ricerca Ovviamente gli investimenti per la ricerca e lo sviluppo, in primis per dotarsi dei software più innovativi, per l’azienda di via Malta rappresentano una bella fetta di quelli complessivi. In azienda sono entrati per uno stage anche diversi studenti dell’Istituto Corni, alcuni dei quali sono poi stati assunti finito il percorso scolastico. FIM-PREMEC nel 2016 ha acquistato uno stabilimento confinante, oggi collegato agli altri due da un tunnel, coprendo così un’area produttiva complessiva di 2.500 metri quadrati. Tra gli ultimi settori nei quali l’azienda di via Malta è entrata c’è quello aeronautico: nel 2017 ha superato infatti la Verifica ispettiva di Unavia per la certificazione aeronautica EN9100. Questa rappresenta oggi un pre-requisito fondamentale per poter operare nell’aeronautica civile, in cui la certificazione è resa di fatto obbligatoria da parte dei grandi costruttori di aeromobili per i fornitori. Manifattura additiva Nel 2020 ecco arrivare anche la prima commessa nel settore della difesa, per Leonardo. Interessante anche la collaborazione avviata nel recente passato con Inesse corporation, impresa navale romagnola che produce un innovativo yacht in fibra di carbonio a propulsione ibrida e dalle grandi prestazioni, per il quale FIM-PREMEC ha fornito componenti custom per il sistema di volo e altri sistemi. Abbiamo detto in precedenza che FIM-PREMEC collabora con aziende specializzate nella tecnologa additiva. Se ne parla molto, associandola alla stampa in 3D. La manifattura additiva è una modalità produttiva che, utilizzando tecnologie anche molto diverse tra loro, consente la realizzazione di oggetti (che possono essere parti componenti, semilavorati o prodotti finiti) generando e sommando strati successivi di materiale. In pratica, accade l’inverso rispetto alle tecniche tradizionali, in cui si procede per sottrazione dal pieno (come ad esempio la tornitura o la fresatura) . Dal punto di vista della produzione, si tratta di un’evoluzione importante nell’ambito della più ampia tendenza alla digitalizzazione della manifattura, attuata attraverso la comunicazione tra computer e macchine, grazie alla condivisione delle informazioni (tra macchine e persone) resa possibile dalla diffusione della cosiddetta IOT, internet delle cose. l

di Giovanni Medici La meccanica di precisione è un comparto industriale che in provincia di Modena ha trovato nei decenni terreno fertile, con diverse realtà produttive che sono nate, si sono evolute e hanno innovato: E oggi in questo campo sono riferimenti riconosciuti a livello mondiale. In via Malta, nella zona industriale di Modena nord, c’è la FIM-PREMEC srl, un’...

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Alla Fim-Premec i fornitori dei principali team «Ora vogliamo espanderci  all’aerospaziale»

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Modena Se la meccanica di precisione “corre” in Formula 1

Alla Fim-Premec i fornitori dei principali team «Ora vogliamo espanderci all’aerospaziale»

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