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Modena «Alta tecnologia e un grande lavoro di squadra Così siamo al top per i tumori alla testa e al collo»

Modena «Alta tecnologia e un grande lavoro di squadra Così siamo al top per i tumori alla testa e al collo»

Il direttore generale Vagnini e il preside De Santis sul trattamento chirurgico delle malattie «Da noi interventi complessi, che durano anche otto ore e che fanno scuola in tutta Italia»

01 marzo 2023
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MODENA Per le prestazioni di chirurgia complessa nel trattamento dei tumori alla testa e al collo, il Policlinico si conferma un’eccellenza sul territorio. Ad affrontare il tema delle nuove frontiere tecnologiche e dell’approccio multidisciplinare che coinvolge sono il direttore generale Claudio Vagnini, il preside di facoltà e specialista Giorgio De Santis, il direttore dell’Otorinolaringoiatria Daniele Marchioni e la direttrice delle Professioni sanitarie Roberta Zanin.

Il territorio modenese vanta una qualità sanitaria nel trattamento chirurgico dei tumori in questione di grande livello, spiega il dg Vagnini: «È importante parlare di multidisciplinarità, non si lavora più in maniera isolata, ma si concretizza la collaborazione di più settori. Gli interventi possono arrivare fino alle 8 ore, non c’è un orario ben definito, perché si può sforare lavorando oltre quanto disposto nel turno lavorativo. L’azienda si impegna a curare persone che provengono anche da altre Regioni, perché Modena è un’eccellenza su base nazionale».

Marchioni sottolinea l’incidenza dei casi trattati e anche la complessità: «È difficile trattare patologie di questo tipo, il sacrificio dei chirurghi e del personale infermieristico va evidenziato. Per garantire l’alta qualità ci sono dei costi e degli investimenti. La complessità aumenta con la multidisciplinarità, quando più specialisti operano con le loro multi-competenze in sinergia. I maggiori risultati sono stati ottenuti nei cosiddetti “tumori di confine”, quelli posti alla base cranica, che necessitano di strategie studiate dal “tumor board”. L’avanguardia sta nell’operare demolendo e ricostruendo la zona affetta dal tumore nel modo più confacente possibile».

Il professor Giorgio De Santis parla del margine di sicurezza raggiunto grazie alle nuove tecnologie. Merito della cura degli specialisti e dell’evoluzione della microchirurgia plastica ricostruttiva: «L’ottimizzazione consta in una miglior prognosi di vita del paziente, l’obiettivo è ricostruire intere porzioni facciali, perché occorre garantire un margine d’intervento sicuro. Si possono ricostituire porzioni intere di guancia, lingua, collo, prelevando tessuto di riserva nel corpo del paziente».

La direttrice Roberta Zanin che gestisce il personale in sala operatoria sia del Policlinico che dell’Ospedale Civile di Baggiovara, precisa l’importanza della collaborazione e della formazione. Racconta: «Sono interventi complessi che necessitano di personale con competenze distintive, e con un’importante motivazione. Lavorare con questi ritmi, garantendo il massimo della qualità e della sicurezza, è un grosso dispendio di energie. Il personale è contraddistinto da professionisti dei servizi sanitari che seguono i pazienti in tutto il percorso. L’infermiere case manager è un punto di riferimento nella gestione del paziente, lo prende in carico prima dell’intervento. Nonostante si lavori fino a tardi, l’indomani viene garantito lo stesso servizio».

Le nuove tecnologie vanno dalla microscopia all’endoscopia, fino all’esoscopia. Questa opera la dissezione tra tessuti nervosi e quelli vascolari mediante un sistema in 3D con la presenza di una piccola telecamera. Conclude il professor Giorgio De Santis affermando l’importanza della formazione: «Per mantenere la qualità è necessario formare i futuri chirurghi in adeguati training e laboratori di simulazione, e il Policlinico possiede un centro di simulazione micro-chirurgica che permette di lavorare con il sintetico e di affinare la tecnica. Gli specializzandi la imparano, è una chirurgia giovane che va perseguita con entusiasmo, guidando le leve del futuro a mantenere l’eccellenza». l