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Il caso

Modena e dintorni… Discariche abusive con tubi, cavi, amianto e gomme

do Gabriele Farina
Modena e dintorni… Discariche abusive con tubi, cavi, amianto e gomme

01 marzo 2023
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i Gabriele Farina Amianto, centinaia di metri di cavi, pneumatici, mattoni, legno, scarti industriali, materiali edili e altro ancora. Un biglietto da visita sempre più diffuso in una città che punta all’eccellenza, trovandosi spesso a lottare con l’indifferenza, la negligenza e l’insofferenza per le regole. Basta girare per le strade cittadine per rendersene conto. Il viaggio ha inizio con una immagine postata dal sindaco Gian Carlo Muzzarelli in strada Raccordo, a Marzaglia. A poca distanza dalla corsia destra cavi grigi e neri si mescolano con sacchi della spazzatura, bottiglie di birra, una confezione di vernice, rifiuti di legno, pneumatici, teli, sacchi di plastica e cartacce in ordine sparso. Un problema della zona? Non esattamente. I cavi tornano con prepotente insolenza in stradello Armenone, tratto sul lato destro della complanare (in direzione Sassuolo) passato in rassegna anche ieri dal volontario Matteo Cimitan, referente del gruppo Plastic Free Modena che si occupa di ripulire le strade dai rifiuti. I cavi abbondano tra l’erba e le foglie insieme a plastica e spazzatura avvolta in sacchi neri, tavole di legno e sanitari, pezzi di marmo e le immancabili cartacce. Non va meglio anche in punti cittadini molto vicini al centro. Ad esempio alle spalle del PalaPanini, presso via dello Sport. Nella strada sterrata a ridosso dei tralicci dell’alta tensione proliferano cartacce, bottiglie e altri oggetti di uso quotidiano assieme ad altri prodotti scartati da cantieri e ditte in genere. Nulla di nuovo sul fronte orientale si direbbe spostandosi in direzione di Modena Est, all’incrocio tra via dell’Industria e stradello Sottopassaggio. Anche in questo caso, i materiali scoperti difficilmente sono riconducibili ai singoli cittadini che si disfano in modo erroneo di quanto contenuto nelle cantine, non passando come sarebbe corretto dalle isole ecologiche. L’ingente quantità di vetri in frantumi, insieme a sacchi di plastica e raccolta indifferenziata, fa propendere sulla pista dei rifiuti portati con un furgone da qualche piccola impresa o artigiano. Un residente precisa che si tratta di un quadro noto che si ripete ciclicamente a poca distanza dal cimitero di Saliceto Panaro. In un cimitero di rifiuti abbandonati si era trasformato il parcheggio all’esterno di Modena Fiere. Nell’area tra le vie Viazza di Ramo, Orazio e Virgilio fino a poche settimana fa si trovavano pneumatici e pesanti tubi, poi Hera è passata a pulire tutto. Ma qualcuno ha già riportato quattro pneumatici e li ha abbandonati lì. Il degrado non risparmia i percorsi natura, come quelli immortalati dal sindaco Muzzarelli, ricoperti di piastrelle e mattoni, rifiuti pericolosissimi perché gli scarti edili possono contenere amianto scoperto. Ieri mattina Hera ha stilato una lista di luoghi problematici per i rifiuti ingombranti: via dei Dragatori, via delle Nazioni, via Grecia, via Albareto (all’altezza del ponte dell’Alta velocità), cavo Argine, il piazzale davanti alla fiera, lo stradello di via dello Sport, via Galilei (lato Motorizzazione), via Raccordo, strada Attiraglio, gli stradelli Barca, Confine e Secchia. Tra le 16 e le 17.30, le zone in questione erano state ripulite dal personale Hera. Il timore, tuttavia, è che siano punti strategici che gli incivili conoscono bene e che usano per aggirare le regole e gettare lì materiale che andrebbe smaltito secondo norme molto rigide.l © RIPRODUZIONE RISERVATA