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Modena «Istituire il congedo mestruale nelle scuole» I Giovani Democratici lanciano una petizione

Modena «Istituire il congedo mestruale nelle scuole» I Giovani Democratici lanciano una petizione

01 marzo 2023
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MODENA Una raccolta firme per istituire il congedo mestruale nelle scuole modenesi. L’hanno lanciata i Giovani democratici della provincia di Modena su Change.org, mettendosi a disposizione delle organizzazioni studentesche che intendono lavorare su questa battaglia. «Negli scorsi mesi, le studentesse e gli studenti di diverse realtà scolastiche – così i Gd in una nota – hanno iniziato a lavorare alla proposta di introduzione del congedo mestruale all’interno dei propri istituti, traendo spunto da Ravenna. Si tratta di una misura che vuole concedere la possibilità, alle studentesse che soffrono di dismenorrea, di vedersi riconosciute un massimo di due giorni al mese di assenza giustificata, previa presentazione del certificato medico che ne attesta la condizione di salute».

In tal senso, questo strumento sana quelle particolari situazioni di fragilità da parte di quelle ragazze che, per motivi di salute, sono costrette a sospendere la frequenza scolastica. «Pertanto – continua la nota – , in attesa di una normativa nazionale che possa finalmente risolvere diverse situazioni di disparità di genere come la disparità di trattamento salariale o la tampon tax, come Giovani democratici della provincia di Modena abbiamo deciso di pubblicare una raccolta firme a sostegno di tale iniziativa e ci siamo messi a disposizione per supportare le organizzazioni studentesche che intendono lavorare su questa battaglia».

La coordinatrice Gd città di Modena Chiara Pederzini spiega l’origine del progetto: «Nasce con la volontà di riconoscere ciò che è noto da tempo, ma che fino ad ora è stato bellamente ignorato. Le difficoltà derivanti da un ciclo mestruale particolarmente doloroso sono, per le giovani studentesse, connesse alla totale mancanza di qualunque forma di tutela sanitaria. Infatti le scuole mai si sono poste l’obiettivo di trovare una forma di giustificazione scolastica per quelle studentesse che, a causa di problematiche legate al ciclo, sono costrette ad assentarsi dalle lezioni, senza che queste vengano conteggiate come ora di assenza». Continua ancora Pederzini: «Abbiamo preso contatto con alcuni rappresentanti delle scuole superiori di Modena e stiamo lavorando affinché il progetto possa essere presentato all’interno di quanti più istituti possibili, poiché riteniamo che non si possa più liquidare il ciclo mestruale, e le problematiche ad esso associate, come qualcosa del quale è sconveniente parlare apertamente».

Lo stesso concetto è stato ribadito dal segretario provinciale Gd Matteo Silvestri: «La comunità provinciale dei Gd si è posta tra gli obiettivi quello di dare risposte concrete ai bisogni della popolazione studentesca. La raccolta firme a sostegno della campagna “Con il ciclo resto a casa”, unita al lavoro fatto insieme alle rappresentanze degli istituti scolastici vuole dare risposte a questi obiettivi. L’augurio è che sempre più ragazze e ragazzi, giovani studenti, possano supportare questo progetto, e che presto tutte le scuole di Modena e della provincia possano rendere il congedo mestruale un reale e concreto strumento di garanzia del diritto alla salute».l © RIPRODUZIONE RISERVATA