MODENA «Eccezionale veramente». Parafrasando Diego Abatantuono, la ripresa turistica osservata dal servizio Statistica della Regione nel Modenese durante lo scorso anno rischia di essere effimera. A mettere in guardia è Amedeo Faenza, presidente provinciale di Federalberghi (Confcommercio). «Per il 2023 i numeri non saranno sul livello del 2022 – avverte – e, dal nostro osservatorio, prevediamo che il numero di turisti a Modena subirà un calo compreso tra il venti e il trenta per cento». Si arriva dunque all’eccezione del 2022, in base alla lettura di Faenza. Tre i fattori osservati dal presidente. «Le azioni di promozione e commercializzazione messe in campo da Apt, durante la pandemia, sui mercati internazionali del turismo – elenca –; la scelta caduta su Modena come set di due importanti film, di cui uno, quello su Enzo Ferrari, ha avuto una capacità importante di attrarre nella città capoluogo tanti turisti internazionali; un desiderio diffuso, dopo anni di restrizione, di viaggiare, che ha premiato Modena come le principali città d'arte italiane». Seguono i timori per il 2023. «Non solo non si ripeteranno le condizioni e gli eventi straordinari che hanno connotato il 2022 – sottolinea –. La città pagherà innanzitutto l'assenza di grandi eventi oltre che la mancata programmazione in chiave turistica di quelli previsti. Poi peseranno i fardelli dell'aumento esponenziale dei costi energetici dell’inflazione che, da un lato incidono in modo pesantissimo sui costi di approvvigionamento e di produzione delle attività, e dall’altro minano in maniera consistente il potere d’acquisto dei clienti riducendone i consumi, e quindi anche di quelli turistici». Più ottimistica la lettura di Daniele Cavazza, coordinatore provinciale di Assoturismo (Confesercenti). «Gli indicatori sono ottimi – nota –: è stato fatto un buon lavoro di promozione turistica e non era scontato. Modena non è ancora un marchio riconosciuto come Firenze, Roma o Venezia». Il distretto ceramico è sul podio sia come numeri assoluti di turisti sia come incrementi percentuali rispetto al 2021 e al 2019. «Il territorio è attrattivo per il turismo e ha un business legato al settore», spiega ancora Cavazza. «A Modena sta funzionando molto bene il settore manifatturiero – dice Federica Marcacci, presidente provinciale Licom (Lapam) – ed è tornata la voglia di muoversi. Siamo tornati quasi al livello pre-Covid». Per Marcacci non è tempo di sedere sugli allori. «Dobbiamo continuare a confrontarci tra imprenditori, rappresentanti di categoria e amministratori – la ricetta – perché tutto il territorio sia appetibile, sistemando le strade e predisponendo bei cartelli». Esprime soddisfazione Benedetta Spattini, presidente di Cna Modena Commercio e Turismo. «Desta soprattutto l'aspetto qualitativo che emerge: quasi un turista su tre è straniero – interviene – e conoscere i Paesi di provenienza rappresenta un dato strategico per orientare il marketing territoriale che, a partire dall’edizione milanese dell’Expo, ha consentito di accrescere l’attrattività turistica del territorio». l © RIPRODUZIONE RISERVATA &nbsp;

MODENA «Eccezionale veramente». Parafrasando Diego Abatantuono, la ripresa turistica osservata dal servizio Statistica della Regione nel Modenese durante lo scorso anno rischia di essere effimera. A mettere in guardia è Amedeo Faenza, presidente provinciale di Federalberghi (Confcommercio). «Per il 2023 i numeri non saranno sul livello del 2022 – avverte – e, dal nostro osservatorio,...

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Il caso

Faenza (Federalberghi): «I numeri del 2022 sono un’eccezione» L'assenza di mostre, spettacoli, eventi e concerti di rilievo rispetto ad altri capoluoghi vicini (Ferrara, Imola, Bologna e Reggio) , rischia di rivelarsi controproducente. 

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Turismo a Modena, la previsione preoccupata «Nel 2023 ci sarà un forte calo Mancano eventi e programmi»

Faenza (Federalberghi): «I numeri del 2022 sono un’eccezione» L'assenza di mostre, spettacoli, eventi e concerti di rilievo rispetto ad altri capoluoghi vicini (Ferrara, Imola, Bologna e Reggio) , rischia di rivelarsi controproducente.

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