Vignola La presentazione di un nuovo percorso di visita della Rocca di Vignola, avvenuta venerd&igrave; scorso, sta suscitando forti polemiche ben al di l&agrave; di quanto potesse immaginare la Fondazione di Vignola, che ne &egrave; proprietaria. In discussione, soprattutto, &egrave; la volont&agrave; di voler modificare il nome della possente costruzione medievale in Rocca dei Contrari, quale omaggio alla famiglia che pi&ugrave; ne contribu&igrave; al rifacimento, nel XV secolo. Immediate sono state le proteste dello studioso Achille Lodovisi, storico autore di innumerevoli studi sulla Rocca, seguite da un intervento della sindaca Emilia Muratori, che prende le distanze da una scelta che potrebbe penalizzare la citt&agrave;, mentre sale la discussione tra i vignolesi. Abbiamo chiesto un parere ad Andrea Marcheselli, in passato amministratore della Fondazione per due mandati sotto la presidenza di Giovanni Zanasi, in qualit&agrave; di esperto sui temi di carattere culturale e relativi alla formazione. E anche lui risulta assai critico: &laquo;La modifica del nome – afferma con risolutezza – mi pare un errore, una scelta stucchevole e controproducente. Non se ne coglie la necessit&agrave;, bench&eacute; paia discendere da uno studio di marketing, ma soprattutto spersonalizza un bene ormai pienamente configuratosi quale emblema della citt&agrave;&raquo;. Non esistono dunque giustificazioni storiche? &laquo;Direi l’opposto: la Rocca &egrave; appartenuta ai Contrari solo per un secolo e mezzo dei suoi oltre mille anni, e l’aspetto attuale &egrave; quello consegnato dagli ultimi proprietari, i Boncompagni-Ludovisi, che nei quattrocento anni successivi aggiunsero coperture e particolari determinanti nel definirla come &egrave; ora. Vero &egrave; che l’intervento di Uguccione Contrari rappresenta quello pi&ugrave; significativo, artisticamente, ma come tutte le opere d’arte anche la Rocca rimane il risultato dei secoli di storia che hanno agito su di essa. Poi, ritengo controproducente la scelta giacch&eacute; la Rocca &egrave; gi&agrave; ampiamente conosciuta come “di Vignola” in quanto apparsa in trasmissione televisive, su pubblicazioni di largo consumo oltre che scientifiche. Inoltre, chiamandola “dei Contrari” potrebbe nel tempo confondersi con le tante rocche conquistate e gestite dallo stesso Uguccione, come quella di Guardasone, per esempio, mentre quella di Vignola resterebbe sempre solo lei, senza contare che la Fondazione ha quale “scopo primario la promozione e la tutela del patrimonio culturale, materiale e immateriale, della comunit&agrave; di riferimento”, che dal cambio di nome rischia di essere piuttosto lesa che avvantaggiata&raquo;. Marcheselli, quindi, aggiunge: &laquo; Gi&agrave; abbiamo assistito in questi ultimi tempi alla riduzione di tante attivit&agrave; della Fondazione per il territorio, come la decimazione dei laboratori didattici, l’atrofizzazione del Centro di Documentazione, in precedenza fondamentale per il supporto culturale dato ai restauri, alla ricerca scientifica, ai rapporti con le scuole e la cittadinanza. Per non parlare dell'illuminazione serale estiva della Rocca, concepita come ricostruzione filologica delle decorazioni esterne in seguito trasformata quasi in spettacolo di variet&agrave;. Riesce difficile cogliere il vero senso del progetto “culturale” perseguito dalla Fondazione, anche se vidimato da autorevoli istituti o accademie. A meno che ci&ograve; che conta davvero non sia solo di natura eminentemente finanziaria&raquo;.l Davide Berti

Vignola La presentazione di un nuovo percorso di visita della Rocca di Vignola, avvenuta venerd&igrave; scorso, sta suscitando forti polemiche ben al di l&agrave; di quanto potesse immaginare la Fondazione di Vignola, che ne &egrave; proprietaria. In discussione, soprattutto, &egrave; la volont&agrave; di voler modificare il nome della possente costruzione medievale in Rocca dei Contrari, quale om...

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Fondazione di Vignola conferenza fine mandato e Rocca di Vignola

Luigi Esposito - Fondazione di Vignola conferenza fine mandato e Rocca di Vignola

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L’intervista

Abbiamo chiesto un parere ad Andrea Marcheselli, in passato amministratore della Fondazione per due mandati sotto la presidenza di Giovanni Zanasi, in qualità di esperto sui temi di carattere culturale e relativi alla formazione.

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Vignola «Il nuovo nome alla Rocca? Scelta sbagliata della Fondazione Non è utile alla città e c’è un errore»

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Abbiamo chiesto un parere ad Andrea Marcheselli, in passato amministratore della Fondazione per due mandati sotto la presidenza di Giovanni Zanasi, in qualità di esperto sui temi di carattere culturale e relativi alla formazione.

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