i Mattia Vernelli Vignola «È passata come un fulmine, ho sentito un forte rumore, poi ho visto il mio cane per terra. È stato tutto molto veloce, la macchina poi è scappata». È una cittadina vignolese a raccontare quegli attimi in cui il proprio cane è stato quasi ridotto in fin di vita. Ci troviamo nelle basse di Vignola, più precisamente in via Guardate, uno stradello privato su cui si affacciano diverse abitazioni e attraversato regolarmente da automobilisti per imboccare la Pedemontana. L’episodio risale a qualche giorno fa: come ogni mattina Serena ha liberato il proprio cane nel cortile per giocherellare e permettergli la classica sgambata mattutina. «Abbiamo un grande cortile – racconta Serena – la mia Wicky sa che non deve uscire dal perimetro. La macchina è arrivata a tutta velocità, in una strada in cui si dovrebbe procedere a passo d’uomo, per la presenza di numerose case e famiglie anche con bambini. Lo stavo tenendo sott’occhio, perciò ho visto tutta la scena, il mio cane stava annusando il prato entro il confine erboso, non era sulla strada. L’auto ha leggermente sbandato colpendo in pieno la parte posteriore del suo corpicino. Sono subito corsa da lei. L’ho chiusa in casa inizialmente, il primo pensiero è stato quello di inseguire quella macchina scura, che intanto non ha fatto cenno di fermarsi, anzi, ha accelerato per darsi alla fuga. In auto ho cercato di inseguirla ma c’era troppo traffico, l’ho persa quasi subito e non so riuscita a vedere il numero di targa. Purtroppo non ci sono telecamere nella via, so solo che è una macchina scura». Il cane, come poi constateranno i medici del pronto soccorso veterinario, dove tutt’ora si trova l’animale, riporta ferite importanti. «È da tre giorni che è in clinica – continua – speriamo si riprenda. Ha ferite abbastanza gravi, mi hanno già detto che se si salverà non tornerà mai più come prima. Ha il bacino e le zampe rotte, e ciò che ci preoccupa di più sono le lesioni riportati alla vescica. I veterinari ci hanno detto che, salvo complicazioni, non dovrebbe essere in pericolo di vita. La coda la perderà sicuramente, non ha più alcuna sensibilità. È un cane di piccola taglia, gli è andata piuttosto bene considerata violenza dell’impatto. So che sarà impossibile rintracciare quell’automobilista, ancora mi chiedo perché non si sia fermato».l

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