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Il caso

Modena Lo spaccavetri è ancora in città

di Stefania Piscitello
Modena Lo spaccavetri è ancora in città

Il 44enne arrestato a febbraio non è mai rientrato in Sardegna: «Non avevo i soldi» Giovedì notte è stato sorpreso dalla polizia mentre rubava sulle auto in centro

11 marzo 2023
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MODENA Avrebbe dovuto prendere un traghetto e andare a Iglesias dopo che per lui il giudice aveva disposto il divieto di dimora a Modena e l’obbligo di firma presso la caserma dei carabinieri in Sardegna. E invece, il 44enne che nei mesi scorsi è diventato l’incubo degli automobilisti modenesi, tanto da essere stato soprannominato “lo spaccavetri”, non solo non ha fatto rientro sull’isola, ma ha continuato ad agire tra Reggio e Modena. «Ho provato a tornare a casa - così ha dichiarato ieri davanti al giudice - ma a Livorno non mi hanno fatto salire sul traghetto perché non avevo i soldi per il biglietto».

Sì, perché l’altra sera, la Squadra Volante lo ha individuato in città, in possesso della refurtiva di un furto da poco commesso. Così ieri mattina l’uomo è stato condotto, ancora una volta, in tribunale davanti al giudice per l’udienza con rito direttissimo assistito dall’avvocato di fiducia Pier Francesco Rossi. La notte del 17 febbraio il 44enne era stato individuato dalla Squadra Volante poco dopo un colpo: aveva preso di mira tre mezzi parcheggiati in un cortile condominiale, ma un residente aveva dato l’allarme. La mattina seguente, davanti al giudice si era scusato, spiegando di stare attraversando un periodo di depressione a causa della morte del padre. E il giudice aveva appunto disposto l’obbligo di dimora a Iglesias, dove vive la madre. In Sardegna però non c’è mai tornato: «Non avevo i soldi del biglietto», ha spiegato ieri.

Il 44enne è residente a Castellarano, ma è di fatto senza fissa dimora. Nelle scorse settimane, dopo la direttissima a Modena, è stato arresto a Reggio per un altro colpo. Lì, era stata data la disposizione dei domiciliari. A quel punto il 44enne ha deciso evidentemente di tornare a Modena. Ma nella notte tra giovedì e ieri, una Volante durante un pattugliamento lo ha rintracciato in strada: aveva uno zaino con carte di credito, bancomat, occhiali da sole e altri oggetti rubati e un carnet di assegni. Nello zaino aveva anche una torcia, un’asta metallica lunga 27 centimetri e un martelletto. «Il martelletto - ha risposto ieri - mi serve per rompere i vetri». Il bottino, come ha dichiarato lui stesso in tribunale, è frutto dei furti messi a segno nella notte tra giovedì e ieri in centro a Modena, ai danni di una Mercedes, dalla quale è stato prelevato il portafogli dal vano portaoggetti, oltre al blocchetto degli assegni. Ieri è stato convalidato l’arresto, con la misura cautelare del divieto di dimora nel Comune di Modena. Sentenza di fronte alla quale il 44enne ha annunciato la volontà di... fare una colletta tra i modenesi per acquistare il biglietto dell’aereo. l