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Modena. ‘Ciao Gabian’, ecco il documentario dedicato al leggendario oste Ermes

Modena. ‘Ciao Gabian’, ecco il documentario dedicato al leggendario oste Ermes

Omaggio ad uno dei simboli di Modena, tra interviste e aneddoti speciali. Al via una campagna di raccolta fondi per sostenere il progetto e un trailer diffuso sui social

16 marzo 2023
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«Lo senti il rombo dei motori che fa vibrare la passione? E le note del Belcanto che emozionano il cuore? Laggiù, tra tetti e case, c’è anche il tintinnio dei bicchieri di Lambrusco che si sfiorano per celebrare l’amicizia e il mestolo colmo di tortellini che si inchina al piatto e scalda il palato. Laggiù c’è Ermes con la sua osteria, simbolo immortale di Modena, rifugio dei forestieri,  figura di oste in via d’estinzione che, indelebile, rimane vivo nei racconti, arricchendo una tradizione che abbraccia l’anima e insegna la vita…»

 

Da questo incipt nasce ‘Ciao Gabian’, l’omaggio tutto modenese ad un geminiano doc come Ermes, indimenticato e indimenticabile oste di via Ganaceto, la cui tradizione continua dopo sessant’anni grazie all’impegno del nuovo gestore Alessandro Dolcini. Chi non ha mai messo piede almeno una volta in quella mitica trattoria che fa capolino tra le strade del cuore cittadino, rifugio di commensali di ogni estrazione sociale e luogo di mangiate e bevute indimenticabili? Modenese nel sangue, burbero (ma solo in apparenza) dal cuore gentile, Ermes ha accolto e sfamato generazioni di clienti, che in quella piccola trattoria sapevano e sentivano di essere a casa.

Sulla scia di aneddoti e ricordi indelebili, entra in produzione in queste settimane un documentario tributo alla figura di Ermes realizzato dal regista Fabio Fasulo e il giornalista/sceneggiatore Vincenzo Malara, prodotto da Frame at Work e Scirocco Barocco Creation con il contributo dell’Associazione Euphonìa per la parte musicale. L’opera è anticipata da un teaser trailer diffuso sui social che, in poco più di tre minuti, immerge lo spettatore nello spirito di Ermes, con ricordi e un audio originale dell’oste.

L’avvio del progetto in uscita a giugno - supportato dalla famiglia dell’oste, Modenamoremio, Comune di Modena e Consorzio Mercato Albinelli – è stato presentato questa mattina, giovedì 16 marzo, nella Trattoria da Ermes dove tutto ebbe inizio sessant’anni fa.

Presenti, oltre agli autori del documentario, l’assessore alla Cultura di Modena, Andrea Bortolamasi; l’attuale gestore dell’osteria, Alessandro Dolcini; la direttrice di Modenamoremio, Maria Carafoli; e Fabrizio Tabacchi, uno degli storici amici di Ermes, tra i ‘prescelti’ a sedere nel leggendario tavolone di legno.

Le riprese del documentario, che vedranno il primo ciak nei prossimi giorni, ripercorreranno i luoghi più amati (e attraversati) da Ermes nella sua quotidianità, dalla spesa al Mercato Albinelli alla cucina della sua trattoria, passando per le pedalate in bicicletta nel cuore cittadino. Tante le interviste, alcune a sorpresa, che narreranno le ‘gesta’ del leggendario oste, compresi aspetti inediti della sua vita, come l’impegno a favore dei bambini africani.

Il progetto, che sarà distribuito prossimamente anche in dvd, verrà presentato in occasione di una serata speciale all’aperto in Pomposa in programma a giugno.

La produzione ha lanciato in queste ore anche una campagna di crowdfunding per supportare la realizzazione del documentario e la produzione del dvd. Modenesi e non, anche a cifre simboliche, potranno così fare la loro parte per la riuscita del progetto, contribuendo personalmente a un video tributo che rimarrà a disposizione della città e delle future generazioni che sentiranno parlare di Ermes, ma senza avere avuto la fortuna di conoscerlo. Tutti i donatori, oltre a venire citati nei ringraziamenti finali del progetto come ‘produttori associati’, riceveranno in regalo una copia a tiratura limitata della riedizione de ‘Lo Strillo del Gabbiano’, giornale pubblicato dieci anni fa in occasione dei cinquant’anni di attività di Ermes e la moglie Bruna. La testata, riaggiornata con nuovi contributi, riproporrà testimonianze e foto inedite che hanno reso il giornale una vera e propria opera da collezione.