Modena, frode nel settore carni: sequestro per 4 milioni di euro
Dieci le aziende interessate dal decreto del Tribunale. Ipotesi di reato: emissione e utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, omesso versamento di Iva e ritenute, indebita compensazione con crediti inesistenti
Modena Fari delle forze dell'ordine di nuovo
accesi sul distretto modenese delle carni. Il gip di Modena ha
firmato un decreto di sequestro preventivo fino a concorrenza
della somma di oltre 4 milioni di euro a carico di 11
imprenditori e un consulente fiscale: sono tutti indagati, a
vario titolo, per ipotesi di reato di emissione e utilizzo di
fatture per operazioni inesistenti, omesso versamento di Iva e
ritenute, indebita compensazione con crediti inesistenti, falso
ed esercizio senza autorizzazione dell'attività di
intermediazione di manodopera.
Le indagini della Guardia di Finanza, da marzo 2021, hanno
ricostruito l'operatività di una serie di imprese, di fatto
amministrate, tramite prestanome, da una persona di origine
cingalese residente a Spilamberto. Lo straniero, in complicità
con un consulente fiscale con studio a Castelfranco Emilia, è
accusato di aver architettato un articolato sistema fraudolento
tramite cui era possibile fornire manodopera a tariffe inferiori
al prezzo di mercato, alterando la concorrenza. Le società in
questione avrebbero esercitato per anni un'attività di vero e
proprio ufficio di collocamento con raccolta delle candidature di persone in cerca di occupazione, sia di cittadini italiani sia di extracomunitari provenienti soprattutto dallo Sri Lanka.
Tramite contratti di appalto simulati, i lavoratori sarebbero stati impiegati in mansioni non specializzate in aziende attive
principalmente nel distretto modenese della lavorazione delle
carni, ma anche in diverse società della provincia di Bologna.