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La cerimonia

Modena in Festa per il 25 aprile, piazza Grande “Da qui un segnale a tutto il Paese”

Modena in Festa per il 25 aprile, piazza Grande  “Da qui un segnale a tutto il Paese”

“La Liberazione, con i suoi ideali e i suoi valori, e l'antifascismo alla base della Costituzione; un patrimonio per l’Italia intera e una festa che deve unire”: il sindaco Muzzarelli e don Ciotti in una piazza gremita di gente

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MODENA  Una piazza grande gremita la mattina del 25 aprile per le celebrazioni ufficiali della città di Modena in occasione della Festa della Liberazione. Il programma si è aperto  al Sacrario della Ghirlandina e, alle 11.30, con la consueta manifestazione in piazza Grande alla quale partecipa anche il presidente di Libera don Luigi Ciotti, insieme a Vanni Bulgarelli, presidente dell’Anpi provinciale, e al sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli. Alle 12.30, pranzo della Liberazione nel complesso di San Paolo (da prenotare entro il 21 aprile a info@pophistory.it), accompagnato dalle musiche della Wind band del liceo Sigonio.

“Da questa piazza, bellissima e partecipata, di Modena, città Medaglia d’Oro al Valor Militare per la Resistenza, lanciamo con forza un segnale politico a tutto il Paese. Un segnale politico importante perché in questi mesi così difficili, l’antifascismo, il valore della Liberazione e della lotta partigiana sono stati messi spesso in secondo piano, qualche volta persino irrisi e negati.Ed è un errore enorme perché quella della Liberazione è e deve essere una festa unificante”, ha affermato il sindaco Gian Carlo Muzzarelli intervenendo alle celebrazioni per la Liberazione. Accanto a lui il presidente di Libera don Luigi Ciotti, Enza Rando e Vanni Bulgarelli presidente dell’Anpi provinciale ai quali il sindaco ha rivolto un ringraziamento particolare. 

Le cerimonie per la Liberazione in programma martedì 25 aprile si sono aperte con la Santa Messa in Duomo, officiata dal vescovo monsignor Erio Castellucci per proseguire con il corteo  guidato dalle autorità cittadine (presenti tra gli altri, la prefetta Camporota, la questora Burdese, il presidente del Consiglio comunale Poggi, il presidente della Provincia Braglia, il senatore Vaccari) accompagnato dalla banda cittadina “Ferri”. Al Sacrario della Ghirlandina le autorità cittadine hanno omaggiato i caduti con la deposizione di una corona di fiori prima della manifestazione conclusiva idove davanti a una piazza gremita di gente e di bandiere tricolore sono intervenuti don Ciotti e il sindaco Muzzarelli sottolineando che “la Liberazione, con i suoi ideali e i suoi valori fondamentali, rappresenta un patrimonio di tutta l’Italia. È da questo giorno del 1945 che è ripartita l’Italia democratica: l’antifascismo – ha affermato il sindaco di Modena - è la radice e patrimonio del Paese e univa forze diversissime tra loro che insieme hanno lavorato in Assemblea costituente per dare vita a una Costituzione che tutelasse tutti e riportasse il paese alla democrazia”.

E a proposito della Costituzione, il sindaco di Modena ha ricordato come “le conquiste politiche, sociali, culturali, i diritti, la libertà di opinione, di voto, di associazione, di cui oggi godiamo, trovano il loro saldo radicamento nel 25 aprile”. Altro che “non c’è l’antifascismo nella Costituzione”. Si vergogni Presidente La Russa: la Costituzione è l’antifascismo, l’antifascismo è alla base della Costituzione”, ha osservato a proposito delle affermazioni del presidente del Senato.

“È grazie alla Repubblica e alla sua Costituzione nate dalla Resistenza – ha quindi proseguito il sindaco - che i diritti furono estesi a tutti, senza eccezioni. Questa la grande eredità della lotta partigiana. Grazie al riconoscimento da parte degli Alleati della loro importanza nella lotta di Liberazione, i partigiani hanno ripreso in mano le sorti dell’Italia e il destino loro e di tutto il nostro paese. Da Roma devono cessare le ambiguità, l’antifascismo deve unire tutti, non basta non essere fascisti”, ha osservato ricordando “eroismi e valori rappresentati da donne e uomini come Aude Pacchioni e Ermanno Gorrieri, oltre a migliaia di italiani, militari e civili, che dopo l’8 settembre combatterono per una “Patria libera, democratica, fondata sul rispetto reciproco, bilanciamento di diritti e doveri, sulla pace, sulla convivenza, umanità e fratellanza, sul lavoro libero e dignitoso: valori di cui la politica deve ricordarsi ogni giorno – ha osservato - quando affronta problemi concreti come sicurezza, accoglienza e immigrazione”. Infine, menzionando le parole del presidente della Repubblica Mattarella sull’orrore dei campi di concentramento, il sindaco Gian Carlo Muzzarelli ha dedicato anche un pensiero e un applauso a Liliana Segre: “cittadina onoraria di questa città per un voto unanime di tutto il Consiglio comunale, instancabile nel suo impegno rivolto specialmente a giovani e giovanissimi”.

LE PAROLE DI DON LUIGI CIOTTI

''La liberazione non chiede di essere ricordata, chiede di essere vissuta, di essere realizzata. Il nostro paese non è ancora libero. La libertà non è ancora un bene comune, un bene universale. Non è libero chi è murato nella propria solitudine, schiacciato dai bisogni, privato dei diritti. Antifascismo non può essere soltanto una parola, un'etichetta. Deve essere etica, un modo d'essere e di comportarsi. Una pratica dove l'essere ''contro il fascismo'' è comprovato , giorno dopo giorno, dall'impegno per la democrazia. Se oggi c'è un riemergere di parole e pensieri fascisti è anche perché c'è stato nel nostro Paese, troppo antifascismo di facciata, antifascismo fatto di molte parole e pochi fatti. Il grado di antifascismo è dato dalla capacità di realizzare quanto è scritto dalla Costituzione e la Costituzione è rimasta per troppi aspetti un citato quanto celebrato pezzo di carta. La nostra Costituzione deve essere un progetto di cui dobbiamo essere gli esecutori.''

Sono le parole di Luigi Ciotti, presidente di Libera che stamattina ha celebrato il 25 aprile, festa della Liberazione a Modena.

''La libertà si fonda sulla giustizia sociale e ambientale, sull'impegno di ciascuno di noi per il bene di tutti, sul nostro essere cittadini non secondo una logica dell'io ma secondo la logica del noi. Stare lontani dai toni della retorica e schierarci sempre di più con audacia contro tutte quelle strutture che dilagano come un cancro nel tessuto politico ,economico e sociale e che spesso sono giustificate come ovvie e necessarie. La parola chiave- ha ribadito Luigi Ciotti- è responsabilità, parola sempre da rivisitare e rafforzare. Deve diventare responsabilità non solo di quello che facciamo ma anche quello che non facciamo. Se oggi il Male è ancora forte è anche perché le ingiustizie si sono alleate con le nostre omissioni,.Di questa indifferenza si avvantaggiano le mafie. Le mafie non sono un mondo a parte, sono parte organica di questo mondo dove la regola del profitto e della ricchezza facile e illecita prevale sul bene comune. Ecco che ricordare non basta , occorre un cambiamento etico, una rivoluzione delle coscienze. Occorre una nuova resistenza, occorre portare la liberazione a compimento, strapparla dal guado in cui vegeta, dalla palude in cui langue.''

IL MESSAGGIO DELL’ANPI PROVINCIALE DI MODENA

Il Comitato Provinciale dell’ANPI di Modena ETS fa proprio l’appello nazionale delle associazioni antifasciste e della Resistenza, per una grande e partecipata Festa della Liberazione, per un 25 Aprile per la democrazia e la Costituzione. Sono numerose decine le manifestazioni organizzate nella nostra provincia, che vedono le sezioni comunali dell’ANPI protagoniste a fianco delle istituzioni democratiche locali, delle associazioni culturali e dei sindacati.
Ancora una volta, dopo le difficoltà della pandemia, si onorano in presenza i caduti nella follia della guerra: militari, civili, partigiani. Si ricorda il contributo delle forze alleate nella sconfitta della Germania hitleriana e del regime mussoliniano. Si festeggiano la libertà e la democrazia, con momenti di incontro conviviali, musicali e di intrattenimento, per condividere i valori che hanno guidato la Resistenza. Con decine di conferenze, trekking storici, letture pubbliche e testimonianze si stimola la memoria attiva e la conoscenza delle vicende che hanno cambiato il corso della storia d’Italia, cambiandola profondamente con la Repubblica e la Costituzione
Fondamentale è il lavoro che, anche con la collaborazione dell’ANPI, viene svolto dagli insegnanti nelle scuole, per coinvolgere i ragazzi che a migliaia hanno intrecciato stimoli didattici e partecipazione civile collettiva.
In diversi comuni l’ANPI ha realizzato iniziative parte di progetti provinciali come Strade della Liberazione, per portare un fiore nelle strade dedicate a partigiani e antifascisti; Sono rose, fioriranno per ricordare con una rosa ai cippi a loro dedicati le donne e le partigiane cadute, e ancora la tradizionale esposizione del tricolore di carta e i manifesti sugli alberi, alle porte e ai balconi delle case e quest’anno anche in grandi spazi pubblici. Si aggiunge il progetto Terra libera, terra di tutti che vede la collaborazione di numerosi soggetti per promuovere la conoscenza di fatti, protagonisti e luoghi a ridosso della Linea Gotica, sul nostro Appennino.
E’ questa una straordinaria risposta corale e unitaria alle provocazioni e agli attacchi alla Resistenza e all’antifascismo, ai tentativi di ignorare il contributo dato da decine di migliaia di donne e uomini, spesso giovanissimi, alla Lotta di Liberazione. Dichiarazioni e decisioni sgangherate di alcuni rappresentanti delle istituzioni e della politica, locali e nazionali, sono apertamente divisive e del tutto inadeguate rispetto al ruolo da essi esercitato. Il moltiplicarsi di episodi di violenza e di apologia del fascismo, conferma l’assoluta attualità della Costituzione antifascista, quale elemento di identità e di unità nazionale, fondamento di un futuro di pace, libertà, democrazia e giustizia sociale. Buona Festa della Liberazione, buon 25 aprile! Viva la Resistenza, viva la nostra provincia partigiana.
Associazione Nazionale
Partigiani d’Italia
Comitato Provinciale di Modena ETS